venerdì,Giugno 2 2023

Ospedale di Cosenza, intervento da record: asportato un tumore di 4 chili e mezzo

A operare la donna di 67 anni l'equipe del dottor Bruno Nardo. La signora dopo sette ore sotto i ferri adesso è tornata a casa

Ospedale di Cosenza, intervento da record: asportato un tumore di 4 chili e mezzo

L’equipe di chirurgia dell’Annunziata, guidata dal professor Bruno Nardo ha eseguito, nei giorni
scorsi un intervento di chirurgia oncologica avanzata, in paziente – donna di 67 anni – alla quale è
stato asportato, dall’addome, un tumore di 4 kg e mezzo. L’intervento, della durata di 7 ore circa, è stato eseguito in collaborazione multidisciplinare: al tavolo operatorio, oltre al professor Bruno Nardo, la sua equipe – dottori Marco Doni e Veronica Crocco, Daniele Paglione e Sara Osso – l’anestesista dottoressa Carolina Biscardi e il personale infermieristico – Giuseppe Marano e strumentista Ivana Astorino.

«Si trattava di un tumore maligno a partenza dal retroperitoneo che aveva invaso il rene
sinistro – ha spiegato il professor Nardo – La paziente è giunta da noi dopo aver notato, da diversi
mesi, gonfiore addominale e difficoltà a digerire».


«La fattibilità tecnica dell’intervento – ha aggiungo il direttore della Chirurgia Falcone – è
stata valutata al tavolo anatomico tridimensionale all’Università della Calabria, nel Dipartimento di
Farmacia, Scienza della Salute e della Nutrizione. Nella pianificazione preoperatoria dei casi
clinici complessi, il tavolo anatomico tridimensionale, si è rivelato molto utile».
«Già in altre circostanze la Chirurgia dell’Annunziata – ha dichiarato il professor Nardo – ha
sperimentato una proficua collaborazione con l’Unical. Il recente accordo sottoscritto dal
Commissario Vitaliano De Salazar e dal Rettore Nicola Leone per il nuovo Corso di Medicina e
Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, rappresenta una grande opportunità di crescita e
di sviluppo di nuove tecnologie proprio nei setting chirurgici. In tal senso mi sento di dover rivolgere
un sentito ringraziamento al commisssario De Salazar e al Rettore Leone che hanno, con grande
determinazione e accelerazione, avviato un processo che non mancherà di proiettare, sin da
subito, effetti positivi sull’ ospedale e i percorsi di cura dei pazienti. Le competenze e le tecnologie
dell’’Università della Calabria sono un valore aggiunto che la sanità calabrese deve tenere in
grande considerazione, per la lotta ai tumori e per dare risposte concrete ai pazienti oncologici, al
fine di evitare loro i viaggi della speranza verso gli ospedali del Centro-Nord». La signora sta bene, è tornata a casa dopo una degenza di circa una settimana ed ha ripreso a svolgere una vita normale.

Articoli correlati