giovedì,Marzo 28 2024

Castrovillari, disservizi nel riconoscimento delle invalidità civili

La Cgil chiede la revoca del protocollo fra presidenza del Tribunale e Inps perché a suo avviso «lede il diritto di difesa dei ricorrenti» 

Castrovillari, disservizi nel riconoscimento delle invalidità civili

Riconoscimento dell’invalidità civile: disservizi in atto per via di un protocollo siglato tra la presidenza del Tribunale di Castrovillari e l’Inps di Cosenza. La denuncia arriva dal segretario della Cgil comprensoriale Giuseppe Guido che nel chiedere l’immediata revoca del protocollo riferisce di una «grave situazione venutasi a creare in seguito a un accordo «in virtù del quale, è stato disposto che le operazioni peritali vengano espletate presso le strutture dell’Inps». A tal riguardo si è anche registrata una ferma e decisa presa di posizione del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Castrovillari che proclamava l’astensione delle toghe per il periodo dal 21 al 23 febbraio 2023, al fine di ottenere la revoca del Protocollo o, almeno, la sua sospensione, ma il presidente del Tribunale è rimasto fermo sulle sue determinazioni.

«I magistrati del Lavoro oggi conferiscono gli incarichi peritali soltanto ai pochissimi Ctu (2 o 3 in tutto) disponibili ad effettuare le visite presso l’Inps, continua il sindacalista. Inoltre, sempre al fine di ridurre il numero del contenzioso, in violazione delle norme in materia di riunione di giudizi, essi dispongono la riunione di procedimenti, senza tenere conto della materia di ciascun ricorso e dello stato dei relativi procedimenti.  Infine, i procedimenti di merito che garantivano gli invalidi dagli errori in cui incorrevano i ctu e che consentivano una seconda valutazione, dalla suddetta data, vengono, tutti, rigettati, con motivazioni non condivisibili, tenuto conto che i procedimenti di merito vengono corredati da dettagliata documentazione sanitaria e da relazione peritale di parte, che indica specificatamente gli elementi di cui il ctu della fase precedente, non ha tenuto conto ai fini della valutazione dello stato invalidante dell’istante».

Per al Cgil l’adozione dell’accordo «oltre a costituire una netta violazione del diritto alla salute degli invalidi ricorrenti, lede il loro diritto di difesa, viola le norme previste per il corretto svolgimento dell’attività giudiziaria, che dovrebbe essere improntata al rispetto dei principi di imparzialità e di osservanza del contraddittorio tra le parti processuali».