venerdì,Marzo 29 2024

Castrovillari, gli studenti celebrano gli innocenti uccisi dalle mafie

I ragazzi si sono confrontati con i carabinieri in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime

Castrovillari, gli studenti celebrano gli innocenti uccisi dalle mafie

In occasione della XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, nell’aula magna del plesso “Vittorio Squillaci”, in collaborazione con il Comando dei carabinieri di Castrovillari, si è svolto un incontro durante il quale si è parlato di legalità con gli alunni delle classi quinte del plesso. Sono intervenuti il comandante della Compagnia dei carabinieri di Castrovillari, il capitano Pasquale Del Prete, il luogotenente Biagio Russo, il vicebrigadiere Angelo Lovallo e l’appuntato scelto Vito Luigi Liseno.

Molti i temi affrontati da parte delle autorità presenti. In particolare, i ragazzi hanno dimostrato grande interesse per tutto ciò che ha a che fare con l’utilizzo delle app e del Web, mezzo di comunicazione privilegiato di quest’epoca. Qual è, infatti, il modo giusto di rapportarsi alla Rete e, soprattutto ai social network? Quali le insidie, le trappole, i rischi? Non sempre è facile vagliare.

Il capitano del Prete ha relazionato per oltre due ore e risposto alle tante domande guadagnandosi stima, attenzione e fiducia da parte dei ragazzi sotto l’occhio attento della dirigente Antonella Mercuro. Non sono mancate incursioni nel tema del ‘bullismo’, riguardo al quale la fiducia negli insegnanti, nei genitori e nelle forze dell’ordine è fondamentale.

Si è parlato di mafia e del fatto che l’azione mafiosa si costruisce e si consolida anche grazie al silenzio, all’omertà di chi vede, ma non parla per paura o per convenienza. Conoscere i meccanismi che ne stanno alla base è fondamentale per comprendere che essa è prima di tutto un atteggiamento, un modo di fare e di pensare al quale non bisogna aderire.

La storia di uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e don Pino Puglisi sono pagine importanti del nostro Paese che i ragazzi devono conoscere, perché sono storie di uomini che hanno deciso di combattere la criminalità con le armi della giustizia. I valori per cui si sono spesi e sacrificati devono continuare a formare le nuove generazioni, affinché comprendano che ogni gesto di ribellione e di coraggio individuale è un gesto collettivo che va a beneficio della comunità in cui vivono, per esempio la loro classe.