venerdì,Aprile 19 2024

Rende, è il giorno di Blindur. Live del songwriter stasera allo SpArrow

Il concerto è stato organizzato da Aghia Sophia Fest ed è un'anteprima calabrese

Rende, è il giorno di Blindur. Live del songwriter stasera allo SpArrow

Stasera, sabato 25 marzo ore 21.30, presso lo spazio sociale autogestito SpArrow, organizzato da Aghia Sophia Fest, l’atteso e originale concerto, per la prima volta in Calabria, di BLINDUR, pseudonimo del songwriter e producer Massimo De Vita, con il suo terzo album intitolato “EXIT”, uscito lo scorso autunno per La Tempesta Dischi e che ha segnato il ritorno sulle scene musicali di una delle realtà più premiate e riconosciute della scena alternativa dell’ultimo decennio. In apertura, la violinista Carla Grimaldi e il neonato progetto bruzio Laripa. A seguire il dj set, tutto al femminile, di Hyena.
“EXIT” si compone di 11 canzoni sparse su un tabellone da gioco sapientemente realizzato da Vincenzo Del Vecchio e Sigiu Bellettini, mentre il regolamento e l’idea stessa del gioco sono frutto della fantasia di Blindur. Le sensazioni e le visioni diventano suono e parole; le canzoni tracciano un percorso; il percorso si materializza in un gioco da tavolo, che l’ascoltatore può trovare nello speciale formato Vinile dell’album. Questa è la parabola creativa di “EXIT”. Non un concept, ma piuttosto un puzzle di domande e risposte da incastrare, affidandosi ad un lancio di dadi, a imprevisti, qualche prova da superare, qualche desiderio da esprimere e qualcuno, forse noi stessi, allo stesso tempo avversari e compagni di viaggio. “EXIT” è un album ricco di registrazioni ambientali, di orchestrazioni epiche e di atmosfere indie rock, ma anche di richiami folk, un tratto sempre distintivo di Blindur, almeno quanto la continua ricerca estetica e stilistica. C’è un orizzonte mistico che nasce nelle profondità marine di “540bar”, si dispiega in “Sereno”, lo si intravede dalla finestra de “La casa degli spiriti” e travalica il tempo e lo spazio in “Adesso”. “EXIT” è una sorta di vocabolario nuovo, nel quale parole antiche rinascono, trovano nuove aderenze al reale, emergono dalle tante citazioni letterarie e provano a descrivere un tempo inedito, complesso, sconosciuto e per questo sia spaventoso che stimolante. I fedeli che si recano alla moschea di Amr, al Cairo, sanno bene che l’universo è racchiuso nell’interno di una delle colonne di pietra che circondano il cortile centrale. Nessuno, certo, può vederlo, ma chi accosta l’orecchio alla superficie afferma di percepire, dopo un po’, il suo incessante rumore. La moschea è del VII secolo; le colonne provengono da altri templi di religioni preislamiche, giacché come ha scritto Abenjaldùn: “nelle repubbliche fondate da nomadi, è indispensabile l’opera di forestieri per quanto è arte muraria”. “Esiste codesto Aleph all’interno di una pietra? L’ho visto quando vidi tutte le cose, e l’ho dimenticato”?
Per “EXIT”, Blindur ha lavorato insieme ai tecnici del suono che lo affiancano da tempo, Paolo Alberta (Ligabue e Negrita) per le registrazioni e il missaggio e Birgir Birgisson (Sigur Rós, Bjork e altri) per il mastering, e alla band che dal 2019 lo accompagna live (Carla Grimaldi, Luca Stefanelli e Jonathan Maurano). Nelle 11 tracce che compongono il disco, c’è stato anche spazio per diverse collaborazioni d’eccezione: da JMascis dei Dinosaur JR, mostro sacro del rock alternativo, feat. nel brano“Mr.Happytime”,a Rodrigo D’Erasmo, violinista e polistrumentista con gli Afterhours, feat. In “Stati di agitazione”, passando per JT Bates di Big Red Machine, Roberto Angelini feat. In “Eclisse”, Monique Honeybird Mizrahi e Daniele Ruotolo dei Malmo.