venerdì,Aprile 19 2024

Omicidio nel Napoletano, la Dda ferma quattro persone

Il movente è da ricondurre al controllo delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti a Sant'Antimo

Omicidio nel Napoletano, la Dda ferma quattro persone

I carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti di quattro persone, residenti in provincia di Napoli. I quattro devono rispondere di omicidio e tentato omicidio, reati aggravati dalle modalità mafiose.

Le indagini della Dda di Napoli, anche con intercettazioni ambientali e analisi di immagini da telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di raccogliere molti elementi a loro carico sull’omicidio di Antonio Bortone e il tentato omicidio di Mario D’Isidoro, considerati vicini al clan Ranucci, la sera dell’8 marzo scorso a Sant’Antimo, nel Napoletano.

Contro i due erano stati esplosi numerosi colpi di arma da fuoco (sul posto sono stati repertati 17 bossoli) che avevano ferito mortalmente Bortone, lasciato riverso a terra nel cortile del complesso residenziale di via Solimene, e ferito D’Isidoro, il cui borsello indossato a tracolla aveva deviato la traiettoria di alcuni proiettili. L’uomo, dopo un breve ricovero all’ospedale di Aversa, è stato dimesso. Il movente è da ricondurre al controllo delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti a Sant’Antimo.

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