«Da un mese ascensore fuori uso a causa del Comune di Cosenza». Lo sfogo di una lettrice
La denuncia di una nostra lettrice: «Lo stabile è abitato da persone over 60, alcune barricate in casa perché impossibilitate a salire le scale. Qualcuno intervenga»
«A causa di una perdita della condotta comunale, ci sono state infiltrazioni nel cortile condominiale prima, (27 gennaio 2023) e nella fossa ascensore poi (24 febbraio 2023) di uno stabile di Cosenza sito in una strada parallela a via Panebianco, composto da 5 piani e abitato da persone in avanzata età: quella “più giovane” ha 64 anni». Inizia così la lettera arrivata alla redazione di Cosenza Channel da parte di una signora di uno stabile a via Stanislao Amato.
«La presenza di acqua nella fossa dell’ascensore, dovuta alle infiltrazioni di cui sopra – spiega – ha causato danni irreversibili ai cavi, ai circuiti elettrici ed al quadro dell’impianto ascensore, come relazionato dalla ditta chiamata per riparare il guasto. Da giorno 28 febbraio 2023 l’ascensore è bloccato e non può essere riparato se prima non viene eliminata tutta l’acqua nella fossa dell’ascensore».
Arrivati a questo punto del racconto (è proprio il caso di dirlo…) il blackout. «Il Comune di Cosenza, dopo PEC e solleciti, ha fatto sapere circa due settimane fa che la riparazione della condotta è di loro competenza e che avrebbero provveduto alla riparazione al più presto, senza però dare una data precisa. La scorsa settimana, comunque, non si è fatto vedere nessuno: le perdite continuano, l’ascensore è ancora fuori uso e tutte le persone over 60 che abitano lo stabile sono praticamente barricate in casa per impossibilità di usufruire dell’ascensore stesso. Abbiamo provato altre volte a contattare gli uffici preposti del comune, ma la risposta è stata che c’erano «urgenze più rilevanti».
La signora che si è rivolta alla nostra redazione lancia quindi un appello a Palazzo dei Bruzi. «Sono due mesi che il Comune ha evidentemente urgenze più rilevanti di avere dei suoi cittadini in età avanzata e senza supporto impossibilitate a muoversi a causa un problema che, per loro stessa ammissione, è di loro competenza».