Nella corsa-salvezza nessuno ha il tifo del Cosenza. E’ l’asso nella manica di Viali
Non un passo indietro nella contestazione a Guarascio, ma i Lupi hanno una marcia in più anche in trasferta grazie alla loro gente
Quello che in questa stagione hanno fatto i tifosi del Cosenza ha pochi precedenti nella storia pluricentenaria del club. I numeri registrati lontano dal Marulla sono la fotografia di un amore viscerale che non è mai stato in discussione nonostante la gestione opinabile del presidente Guarascio. Stare tre mesi lontano dai gradoni, trascorrere i week-end fuori dall’impianto di via degli Stadi avrebbe provato la resistenza di chiunque. Invece è stato nelle trasferte che il popolo dei Lupi ha trovato linfa vitale per portare con convinzione e compattezza avanti le proprie tesi.
Il tifo del Cosenza sulla cresta dell’onda
La gara con il Pisa è stata una bolgia e, diciamolo senza timore di smentita, nessuno nella corsa salvezza può contare sul tifo del Cosenza. Non ce ne vogliano le tifoserie di Benevento, Venezia, Brescia, Spal, Perugia, Cittadella e da oggi anche Modena e Ascoli. In questo momento i fan rossoblù sono sulla cresta dell’onda e sono stati in grado di mantenere la barra dritta anche rimodellando la loro protesta. «Si rientra sugli spalti, ma la contestazione a Guarascio va avanti» è il succo dei comunicati che a distanza di un paio di settimane hanno diramato Curva Sud e Curva Nord. Mai prima d’ora la diserzione dello stadio si era protratta così tanto nel tempo.
Risultato? Novemila spettatori e William Viali estasiato dopo il 90′. «Faccio fatica a descrivere le emozioni per una bella cornice di pubblico come quella di oggi – ha detto -. È chiaro che è una bella atmosfera. E’ bello soprattutto condividere con la propria gente questi momenti. Siamo qui per lavorare e portare un godimento finale».
Non un passo indietro
Quindi si andrà avanti così fino al termine della stagione, quando le rimostranze nei confronti della proprietà del club verranno nuovamente a galla. A prescindere dalla salvezza che è l’obiettivo primario di tutta la città. Nessuno escluso. Il peso specifico che ha la gente del Cosenza, oggi, vale un gol avanti già al fischio d’inizio. Al resto devono pensare Florenzi e compagni, ai quali è stato riconosciuto attaccamento alla maglia e professionalità. Se il Marulla è tornato una bolgia è grazie al loro atteggiamento.