Calabria, dove il lavoro non basta. La storia di Laura e la paura della vergogna di non farcela
Oggi la povertà è una condizione che colpisce persone insospettabili. Come questa giovane donna, madre separata con un contratto a tempo indeterminato ma costretta a rivolgersi alla Caritas per riuscire a tirare avanti: «La prima volta mi sono sentita morire»
«Al dolore per la fine della mia relazione, si è aggiunto un forte senso di frustrazione per la condizione personale e professionale. Sto vivendo un fallimento e passo tutto il tempo ad addossarmi colpe che non ho, non riesco a perdonarmi. È la seconda volta in vita mia che vado alla Caritas, la prima volta è stata il mese scorso e mi sono sentita morire».
Laura ha 43 anni e gli occhi ormai spenti. Mentre parla, si sorregge la testa con il braccio che tiene poggiato sul tavolo, quasi non avesse neanche più la forza di parlare. In una cassettina aperta di legno, poco distante da lei, c’è una serie di buste bianche e verdi in bella vista. Sono bollette di acqua, spazzatura e luce, ma anche multe per eccesso di velocità, che aspettano di essere pagate da mesi. Ce le mostra, le guarda, si strofina le dita delle mani sulla fronte, quasi stesse cercando nella sua testa un’idea geniale per mettere fine alle sue sofferenze.
Laura è una dei tanti italiani che, per una serie di circostanze, sono entrati nel novero dei “nuovi poveri”, quella categoria di persone che, pur avendo un lavoro, lotta quotidianamente per la sopravvivenza. Dopo una laurea a pieni voti in Economia aziendale e un master, sceglie di restare nel paese di residenza, nella Riviera dei Cedri, e provare a costruirsi un futuro lì, con il parere contrario di amici e parenti. La sua determinazione viene però premiata.
Dopo qualche difficoltà e tanti bocconi amari, finalmente nel 2016 firma un contratto a tempo indeterminato in un’azienda del posto, mettendo il sigillo su uno stipendio di circa 1.100 euro al mese. Cifra ragguardevole, a queste latitudini. Ma dopo un breve periodo di serenità e prosperità economica, si ritrova all’improvviso in un vortice di disperazione.
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