Pd Rende, il vicesegretario Carbone spinge per il reintegro di Artese. Ma la Federazione tace
Per le accuse contestate alla vicesindaca di Rende non era previsto il commisariamento del circolo. La sospensione fu una determinazione parziale, attendista e non definitiva
Domenico Carbone, vice segretario del circolo PD Rende, mette le mani avanti sulla posizione di Annamaria Artese. La vicesindaca risulta ancora sospesa dalla carica di segretaria cittadina dei democrat nonostante la misura del Gip sia venuta meno. Era stata proprio l’interdizione arrivata a margine dell’inchiesta “Mala Arintha” a spingere il segretario della Federazione provinciale Vittorio Pecoraro a prendere il provvedimento. Nessun commissariamento, ma una soluzione intermedia in attesa degli eventi.
A distanza di una settimana, però, tutto ancora tace. Compresa la diretta interessata che ha ricevuto pochi attestati di vicinanza da parte dei colleghi di partito. Tra questi Enza Bruno Bossio e Maria Pia Funaro. A rompere il silenzio sul tema, pertanto, c’ha pensato Carbone. «Accogliamo con piacere la notizia del reintegro a nostro segretario di Annamaria Artese, dopo l’annullamento dell’ordinanza a suo carico – ha detto -. Il nostro circolo, durante questi mesi, in continuità con quanto avviato da Artese, ha garantito, oltre allo svolgimento delle varie attività, le operazioni di votazione del segretario nazionale».
«Abbiamo sempre agito con la consapevolezza che questo momento sarebbe arrivato, confidando nel lavoro dei giudici» ha aggiunto rivendicando poi l’intuizione del circolo nel sostenere Elly Schlein al congresso per la segreteria nazionale. «Rappresenta l’inizio di un nuovo corso – ha spiegato ancora Carbone – e il circolo di Rende è stato precursore della primavera PD che ha portato alla sua elezione». Il dato delle urne parla di 273 voti per la candidata movimentista e 181 per Stefano Bonaccini.
«Siamo certi – ha concluso – che questa onda lunga di rinnovamento porterà il nostro partito a realizzare, sotto una guida unitaria, gli obiettivi prefissati, e, seguendo le parole di Schlein, “tornare a essere un partito di sinistra che rappresenta chi non ce la fa”». Resta, ad ogni modo, la questione legata da Annamaria Artese.
Dalla Federazione non trapela nulla, se non che la Commissione di Garanzia provinciale, presieduta dall’avvocato Salvatore Perugini, all’epoca non si espresse per provvedimenti drastici. Il segretario provinciale Vittorio Pecoraro chiese ai membri un parere per l’applicazione del codice etico così da discutere con Nicola Irto di un eventuale commissariamento, ma per le accuse contestate alla vicesindaca di Rende non era previsto nulla in tal senso. Da qui una determinazione parziale, attendista e non definitiva. Ora in un senso o nell’altro servirà prendere una decisione.