giovedì,Maggio 15 2025

Cosenza, l’Accademia dei Giochi tradizionali tiene alta la bandiera di un sano divertimento | VIDEO

E' entrata nella scuola primaria "D'Ambrosio" di Via Popilia per una dimostrazione condotta insieme all'Associazione Agape

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Portando nelle scuole i giochi tradizionali, dal tiro alla fune, a palla prigioniera, alla trottola tanto per citare alcuni dei più conosciuti, l’Accademia guidata da Pietro Turano si impegna nel recupero della memoria delle attività ludiche del passato.

Questo per non disperdere un patrimonio di tradizioni che affonda le radici nell’infanzia di una vasta fetta della popolazione calabrese, ma anche per educare i più piccoli ad un divertimento sano, praticabile con attrezzi semplici, spesso fabbricati in casa e, dunque, senza la necessità di spendere soldi.

Questa volta l’Accademia dei Giochi Tradizionali è entrata nella scuola primaria “D’Ambrosio” di Via Popilia a Cosenza per una dimostrazione condotta insieme all’Associazione Agape, presieduta da Costantina Bartella, e con il contributo di alcuni studenti del polo tecnico-scientifico Brutium.

«Oltre all’elemento ricreativo, il gioco è comunicazione, integrazione, socializzazione. E i bambini rispondono con entusiasmo alle nostre proposte – ha detto Pietro Turano – Significa quindi che se stimolati a questo tipo di passatempo, sono pronti ad accantonare social e videogames per divertirsi insieme. C’è poi un importante componente educativa riguardante il rispetto delle regole. Chi trasgrediva era fuori dal gioco ed escluso dal gruppo. Per cui imparava a seguirle, facendo proprio fin dalla tenera età uno dei principi cardine della società civile».

L’isolamento, secondo Costantina Bartella, «è il pericolo maggiore della massiva diffusione dei dispositivi tecnologici. Il nostro è anche un invito al ritorno ai giochi all’aperto ed a vivere in comunità con gli altri. C’è anche un risvolto di tipo economico. Di fatto ci si diverte con nulla, con materiali semplici e reperibili con facilità».