Monsignor Savino: «A Cutro sconfitta l’umanità. Che la Pasqua cancelli la negazione dei diritti» | VIDEO
l vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana con delega per il Sud: «A tutta la Calabria auguro un passaggio da ogni forma di illegalità ad una vita più partecipata»
«Nel mio cuore mi piacerebbe poter dire oggi, a più di un mese dal drammatico naufragio di Cutro, che quel tragico evento abbia cambiato qualcosa sotto il profilo delle politiche di accoglienza dei migranti. Ma la ragione mi costringe ad affermare che non è così».
Il vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana con delega per il Sud, Francesco Savino, nella settimana Santa che conduce alla Pasqua di resurrezione, torna sulla strage che si è consumata al largo della costa jonica crotonese dove il mare, ad intermittenza, continua a restituire cadaveri.
Il presule che guida in Calabria la Diocesi di Cassano allo Jonio, lancia un monito all’Italia ed all’Europa, affinché intreccino la propria azione con l’obiettivo di attivare «sempre più – dice al nostro network – processi di accoglienza dei nostri fratelli immigrati. Sulla migrazione si gioca sia la democrazia, sia la civiltà, sia la nostra maturità umana. A Cutro è stata sconfitta la civiltà, è stata sconfitta l’umanità, è stata sconfitta la democrazia. Sui fenomeni migratori – chiosa citando il Santo Padre Giovanni Paolo II – è in gioco la civiltà dell’amore».
Savino, poi, rivolge ai calabresi i suoi più fervidi auguri di buona Pasqua, ricordando come la parola, «nella sua espressione semantica ed etimologica, deriva dall’aramaico Pesach che significa andare oltre. A tutta la Calabria, bellissima ma molto sfigurata per tante ragioni, auguro che vi sia questo passaggio, questo esodo, da ogni forma di illegalità e corruzione, da ogni forma di negazione dei diritti ad una vita più partecipata, più corresponsabile, più democratica».