Dal Pollino alla Sila Grande, un itinerario di «magnificenze senza fine»
Da Norman Douglas ai giorni nostri, ecco le più belle località da visitare se si amano paesaggi di montagna e luoghi ancora incontaminati
MORANO CALABRO
Cosa scegliere e come muoversi? Obbligo fermarsi a Catasta Pollino primo hub turistico e della cultura del Parco Nazionale del Pollino. Forse tra i pochissimi del Sud Italia, fra arte, cultura, buona cucina. In pochi anni di vita, la Catasta è rapidamente divenuta un luogo di accoglienza, di finissimo ristoro, uno scrigno delle eccellenze agroalimentari del Pollino. Siamo a Morano Calabro, sullo spiazzo di Campotenese, qui il notissimo Mario Cucinella ha progettato un volume dalla forma geometrica esterna “a triangolo” e con le forme interne curve che ricordano le cataste di legna dei montanari.
E qui si possono avere tutte le informazioni e le proposte per il week end di Pasqua e pasquetta. Ma attenzione, perché a due passi sorge la Chiesa di Santa Maria Goretti, progettata da MC A – Mario Cucinella Architects. Splendida come uno scrigno prezioso, solitaria e monolitica. Fra le più ‘anomale’ e belle d’Italia. I numeri parlano da soli: 950 metri quadri per 16 metri di altezza, ispirata alle geometriche curve di alcune delle più belle chiese barocche d’Italia, la Chiesa è stata pensata come un’architettura organica, sia in pianta che in prospetto. Non aspettative una chiesa tradizionale, perché tutto è tranne che questo. È bellissima e… vi lascerà senza fiato (clicca avanti per continuare a leggere)