venerdì,Ottobre 11 2024

Pd Rende: «25 aprile fondamentale in un momento di incertezza e recessione morale»

La segretaria di circolo Artese: «Il Partito Democratico appare oggi più unito nel nome del cambiamento e della responsabilità civile. Alle future generazioni, dunque insegniamo cosa significa non essere mai indifferenti alle ingiustizie»

Pd Rende:  «25 aprile fondamentale in un momento di incertezza e recessione morale»

«La Liberazione che si celebra in tutta Italia, segna per la storia del nostro paese una netta cesura tra un regime totalitario, quello fascista, e la nascita della Repubblica democratica, pluralista, egualitaria.
La storia del nostro partito è sempre stata guidata da quei principi di giustizia sociale, dagli ideali dei partigiani che pagarono, spesso a caro prezzo, l’adesione ai principi morali della equità e della libertà. Anche oggi è alto il rischio di derive totalitarie e di rottura della solidarietà sociale». Lo sostiene la segretaria del circolo Pd di Rende Annamaria Artese.

«Assistiamo – evidenzia ancora – allo sfruttamento delle categorie più fragili, all’inasprirsi delle condizione di sfruttamento per i lavoratori. Viviamo un momento di grande incertezza e assistiamo a una recessione non solo economica, ma morale. È perciò nostro dovere trarre ispirazione dall’esempio e dal coraggio di questi martiri ed essere di nuovo i partigiani del nostro tempo. Il Partito Democratico appare oggi più unito nel nome del cambiamento e della responsabilità civile. Alle future generazioni, dunque insegniamo cosa significa non essere mai indifferenti alle ingiustizie, ma essere sempre pronti a farci carico delle sorti collettive, contro tutti i regimi oppressivi.

La segretaria del Pd di Rende, cita allora l’ex membro dell’Assemblea Costituente della Repubblica italiana. «Allora – conclude Artese – tornano di stringente attualità le parole di Fausto Gullo, padre costituente, fedele sino alla morte agli ideali rivoluzionari che lo portarono sin da giovane a lottare per gli oppressi: “E in questa catena di avvenimenti, l’Italia, il nostro Paese che si rialza dal baratro profondo in cui l’avevano precipitata la barbarie fascista e la tragedia della guerra perduta; l’Italia che risorge e riprende il suo cammino per volontà e per opera soprattutto di quelli tra i suoi figli che guardano alla rivoluzione socialista e alle sue realizzazione come alla meta agognata. È stato il loro entusiasmo, è stata la loro fede che è han dato all’Italia le forze nuove per il suo secondo ri-sorgimento; al quale non certo hanno concorso né concorrono i pro-Attatori di sempre, tremanti di paura per il peculio in pericolo e per le temute sanzioni riparatrici, o gli eroi della sesta giornata, mal drizzati sulla docile schiena adusata all’inchino servile”.

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