venerdì,Marzo 29 2024

Concorso Ripam per la Regione a Cosenza e Rende. Ma da Catanzaro insorgono

Le prove scritte per il reclutamento di 113 unità di personale si svolgeranno l'11 e il 12 maggio. Un consigliere comunale del capoluogo però esprime rimostranze sulle location

Concorso Ripam per la Regione a Cosenza e Rende. Ma da Catanzaro insorgono

La Regione Calabria ha indetto un concorso Ripam per il reclutamento di 113 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nella categoria D in diversi profili dei ruoli della Regione Calabria. Le prove si svolgeranno presso le seguenti sedi: Cosenza Expo – Via Amundsen 87036 Cosenza CS  e Parco Acquatico Santa Chiara – Via Santa Chiara, snc, 87036 Rende CS.

Si svolgeranno nei giorni 11 e 12 maggio le prove scritte di cui al concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di 113 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nella categoria D in diversi profili dei ruoli della Regione Calabria per i due seguenti profili concorsuali (G.U. IV Serie speciale “Concorsi ed Esami” n. 94 de 29 novembre 2022):

  • Codice 01 – istruttore direttivo amministrativo – finanziario: n. 80 posti
  • Codice 02 – istruttore direttivo tecnico: n. 33 posti

I candidati dovranno presentarsi secondo quanto riportato nell’avviso contenente le istruzioni e il calendario di convocazione allegato. L’assenza dalla sede di svolgimento della prova nella data e nell’ora stabilita, per qualsiasi causa, ancorché dovuta a forza maggiore comporta l’esclusione dal concorso. I candidati sono tenuti a leggere l’avviso e le istruzioni cui dovranno attenersi per il corretto svolgimento della prova. Allegata alla presente si pubblica altresì la delibera di nomina delle commissioni d’esame

Concorso della Regione a Cosenza e Rende, da Catanzaro alzano la voce

«Riguardo alle sedi in cui si svolgerà l’imminente concorso della Regione, ovvero Rende e Cosenza, non si può che essere d’accordo con la riflessione generale che ne scaturisce sul ruolo costantemente svilito e mortificato del Capoluogo di Regione. Questo è l’ultimo di una lunga serie di episodi che confermano la scarsa attenzione che i vertici regionali nutrono verso Catanzaro quando si tratta di assumere delle scelte non solo di tipo logistico e organizzativo, come nel caso dei concorsi, ma anche di natura puramente politica». A sostenerlo è il consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Capellupo.

«Catanzaro e la sua provincia avrebbero potuto ben ospitare le migliaia di aspiranti candidati, vista anche la collocazione baricentrica del territorio del Capoluogo – evidenzia -. Al tempo stesso, non si può non ricordare quanto si è consumato con la vicenda della facoltà di Medicina e il “doppione” cosentino nato alla velocità della luce. O ancora con i progetti dei nuovi ospedali che vedono Catanzaro sempre un passo indietro rispetto alle altre città capoluogo. Di recente, anche riguardo alla ripartizione dei fondi per gli Ambiti ottimali sulle politiche sociali, Catanzaro è stata penalizzata vedendosi attribuire circa due milioni di euro in meno a dispetto degli altri Ato».

Per Capellupo «l’elenco dei misfatti sarebbe più lungo e anche risalente indietro nel tempo, ma ci chiediamo perché, a dispetto dei bei proclami, il presidente Occhiuto mantiene questo atteggiamento ostile e non fa nulla per dimostrare il contrario? Si dirà della partita vinta dell’azienda Dulbecco, ma questo non basta a giustificare tutto il resto che non va. Da parte nostra, il Consiglio comunale dovrà alzare ancora di più il livello di guardia, accanto al sindaco Fiorita, e far sentire più forte la voce di Catanzaro sui tavoli che contano».

«Questo – conclude il consigliere comunale – auspicando di poter avere al nostro fianco anche la deputazione regionale e nazionale espressione del Capoluogo di Regione, per invertire una volta per tutte un trend che continua a produrre solo danni per tutta la comunità».

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