Ponte crollato a Longobucco, Sicilia (Legambiente): «La natura va conosciuta e rispettata»
La presidente del comitato scientifico dell'associazione su quanto accaduto due giorni fa: «Frane, esondazioni, cedimenti infrastrutturali, disegnano un territorio che necessita di maggiore attenzione»
«Le fiumare, unicum calabrese, sono corsi d’acqua caratterizzate da cicli di secca e piene impetuose con forte energia cinetica. Quello che è successo, il crollo del viadotto Sila-mare, nel territorio del comune di Longobucco, ci insegna ancora una volta quanto poco conosciamo la natura e gli elementi che la caratterizzano. Frane, esondazioni, cedimenti infrastrutturali, disegnano un territorio che necessita di maggiore attenzione, per quanti qui vivono per l’economia dei territori e del loro futuro». È quanto afferma Savina Sicilia, presidente del comitato scientifico di Legambiente Calabria.
«La natura va rispettata sempre, così come gli abitanti dei tanti piccoli borghi che custodiscono la storia e la bellezza della nostra regione – prosegue –. Auspichiamo una rapida risoluzione del problema per il comune di Longobucco, e per tutti i comuni che hanno avuto danni e disagi in questi giorni di maltempo. Il rispetto e la conoscenza della natura e delle sue caratteristiche, consentendo di evitare situazioni come quella del viadotto della Ss177 che porta a Longobucco».