lunedì,Aprile 28 2025

Cosenza-Venezia, ecco i ragazzi dell’Unione per rinsaldare il gemellaggio

Oggi pomeriggio sfida cruciale tra rossoblù e arancioneroverdi, le cui tifoserie però sono legate da un solido rapporto di amicizia che affonda le radici nei primi anni novanta

Cosenza-Venezia, ecco i ragazzi dell’Unione per rinsaldare il gemellaggio

Arancioneroverderossoblù. Va pronunciato proprio così, tutto d’un fiato. Il rapporto di amicizia tra le tifoserie di Cosenza e Venezia è stato rinsaldato con il ritorno in Serie B dei Lupi a margine di 16 anni in cui le due formazioni non si sono affrontate. 

Tanto era trascorso, infatti, da quando i Lupi sbancarono il Penzo con le reti di Oshadogan e Tedesco. Tutto inutile, perché la retrocessione fu l’anticamera del fallimento. Onta che in seguito investì anche la Laguna. Poi la risalita verticale fino a ritornare perfino in Serie A. Il tempo appena di una stagione, però, perché il verdetto del campo disse di nuovo Serie B.

Gemellaggio sincero tra Cosenza e Venezia

Il gemellaggio tra le due curve, nato nel ’92 in riva al Crati, sfociò nei primi anni 2000 in diverse partecipazioni dei fan del Cosenza al “Torneo del Bae”, finalizzato a sostenere la lotta in Chiapas degli Zapatisti. Fu realizzato materiale comune e di sovente gli stendardi rossoblù comparvero al fianco di quelli del Venezia, anzi dell’Unione come sottolineano gli amici veneti, quando giocava al sud. Il Ceravolo di Catanzaro e l’Arechi di Salerno sono due esempi lampanti. Stessa cosa quando i Lupi scendevano in campo al nord. La Serie D vissuta da entrambe le piazze e i fisiologici ricambi generazionali, portarono i due gruppi a incontrarsi nuovamente nel 2018 dicembre.

Che ospitalità

Prima che D’Orazio regalasse tre punti d’oro a Piero Braglia, le tifoserie avevano bevuto e discusso insieme fino al fischio d’inizio per le strade della città. Non solo, perché gli ultrà del Venezia avevano invitato “i colleghi” del Cosenza all’inaugurazione della loro nuova sede. Insomma, il verso giusto per rinsaldare un’amicizia che ha resistito al tempo. 

L’ospitalità è stata ricambiata nella partita di ritorno al Marulla, quella della rovesciata di Tutino, e in Curva Sud Bergamini spuntò anche uno striscione eloquente. “Salutiamo i nostri fratelli” c’era scritto, un messaggio di assoluta complicità sul modo di intendere il mondo del calcio con l’occhio di chi si posiziona dietro la porta. 

Accoglienza ricambiata

Guardando all’attuale stagione, prima della gara di andata al Penzo altre scene di stima reciproca. Venezia-Cosenza è stata una vera e propria festa a tinte arancioneroverdirossoblù, come lo sarà del resto oggi pomeriggio. Il party un girone fa iniziò addirittura venerdì sera, quando arrivarono in Laguna i primi tifosi dei Lupi. Fatto sta che l’accoglienza è stata fantastica i tifosi delle due compagini girarono a mescolati in Piazza San Marco, nei bar e sui battelli che conducevano allo stadio.

Nei giorni scorsi gli ultrà della Curva Bergamini hanno invitato il popolo dei Lupi per stamattina «a partecipare al prepartita che si terrà presso la nostra sede, a piazza Piccola, nella città vecchia. Qui rinsalderemo il gemellaggio con i nostri fratelli veneziani».

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