La Fondazione Giacomo Mancini dona una gigantografia alla Cgil di Cosenza
L'omaggio è per i 110 anni della Camera del Lavoro bruzia. Il presidente Giacomo Mancini jr: «Raffigura un comizio del primo maggio del 1953 in città»
Nella sede della Camera del lavoro di piazza Vittoria a Cosenza si è svolta una breve cerimonia durante la quale Massimiliano Ianni, segretario CGIL per la provincia di Cosenza, ha scoperto una gigantografia d’epoca donata dalla Fondazione Giacomo Mancini per celebrare i 110 anni della CGIL.
Al termine dell’intervento del segretario, ha preso la parola Giacomo Mancini. «Fin dalle origini anche a Cosenza tra socialisti e Camera del lavoro c’è stato un rapporto stretto e fecondo – ha detto -. Ad iniziare dalla condivisione degli spazi. Agli albori del secolo scorso infatti la sede della sezione socialista e quella del sindacato erano ospitate negli stessi locali a Largo delle Vergini nel cuore del centro storico».
«E qui per me – ha continuato l’ex parlamentare socialista – i ricordi delle battaglie politiche e delle lotte sindacali si intrecciano con quelli familiari. Proprio su quel portone c’era scritto, e la scritta ha resistito anche negli anni del fascismo, “Viva Pitruzzo della pinna russa” dedicata al mio bisnonno. E proprio a Largo delle Vergini nacque e iniziò il suo impegno politico mio nonno Giacomo».
«E anche per onorare questo rapporto di lotte, di battaglie, ma anche di sentimenti forti – ha proseguito Mancini – abbiamo deciso di regalare questa bella gigantografia raffigurante un comizio del primo maggio del 1953 alla Camera del Lavoro di Cosenza».
«Negli ultimi mesi, ho trascorso il mio tempo libero, per completare la nuova sede della Fondazione Giacomo Mancini. L’abbiamo inaugurata il 21 aprile scorso. E in questo lavoro che è stato insieme di consultazione di documenti, di lettura di pagine inedite, di sguardi su foto storiche, ma anche di spostamento di plichi, di montaggio di scaffali, di raccolta di cimeli che è riemerso questo quadro. E subito abbiamo pensato che il luogo più appropriato dove conservarlo fosse la Camera del Lavoro».
«Ho proposto questa idea a Massimo Covello, al quale mi lega un rapporto antico, che la ha condivisa con il segretario e i compagni e le compagne del sindacato. Ringrazio il segretario Massimiliano Ianni per l’affettuosa accoglienza, per aver apprezzato il dono, per averlo voluto collocare proprio nel corridoio principale della Camera del Lavoro e anche per questa piccola, ma sentita manifestazione.
Questo quadro è dono della Fondazione, ma, credo – ha concluso Mancini – anche, di tutti coloro che portano nel proprio cuore e nella propria testa gli ideali socialisti, per celebrare i cento dieci anni della CGIL».