martedì,Novembre 12 2024

Premio ai migliori giovani ricercatori d’Italia: il calabrese Francesco Saccoliti sale sul podio

Il giovane, originario di Cassano e in forze all'Istituto di tecnologia di Genova, si è aggiudicato il terzo posto con una ricerca in farmacologia

Premio ai migliori giovani ricercatori d’Italia: il calabrese Francesco Saccoliti sale sul podio

C’è anche un calabrese tra i ricercatori che questo pomeriggio, nella sala conferenze del Museo Egizio di Torino, sono stati proclamati vincitori della dodicesima edizione del Premio Nazionale GiovedìScienza, la competizione scientifica rivolta ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani, organizzata dall’associazione torinese CentroScienza onlus, con lo scopo di promuovere e incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza.

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A Francesco Saccoliti, originario di Corigliano-Rossano e ricercatore all’Istituto italiano di tecnologia di Genova, è andato il terzo posto con una ricerca in farmacologia dal titolo “Alla pesca del bersaglio”.

«L’elemento chiave del farmaco è una molecola organica in grado di colpire componenti cellulari il cui malfunzionamento caratterizza la malattia – spiega –. L’interazione del farmaco con tali “bersagli” (target) consente di ristabilirne la funzionalità armonica che conduce ad uno stato di benessere».

Il primo premio del valore di 5000 euro è andato a Sara Gandolfi, ricercatrice al Cnr all’Istituto di Scienza, tecnologia e sostenibilità per lo sviluppo dei materiali ceramici di Faenza. Il progetto con cui la giovane si è aggiudicata il titolo nazionale under 35 porta il titolo “Carie e ipersensibilità dentale: la cura arriva dal mare”.

Il secondo classificato è Alberto Sogari, Università di Torino – Dipartimento di Oncologia, con la ricerca dal titolo “La colibactina: la palestra in cui i tumori imparano a difendersi dalla chemioterapia”.

Una ricerca sui target dei farmaci

La ricerca di Francesco Saccoliti spiega come basandosi sui target cellulari si disegnano e sintetizzano farmaci in grado di legare questi bersagli e, in seguito alla loro azione, ristabilire lo stato di salute. Compiere il percorso inverso, cioè dal farmaco all’individuazione del target, potrebbe consentire di migliorare la comprensione di malattie complesse così da velocizzare la scoperta di nuove terapie sempre più mirate, razionali e sicure.

Altri tre premi in denaro dal valore di 3000 euro ciascuno sono stati assegnati a seguito della competizione: tra questi il premio speciale Elena Benaduce, riservato a lavori di ricerca che si distinguono per le ricadute sul benessere delle persone e sulla qualità della vita e assegnato dalla giuria popolare, andato ancora a Francesco Saccoliti.

I 10 finalisti e i vincitori dei Premi GiovedìScienza Futuro e Industria 4.0 avranno l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione dedicato alla comunicazione della scienza. Il corso si svolgerà con l’obiettivo di fornire strumenti e approfondimenti per la crescita delle ricercatrici e dei ricercatori in tale ambito, anche in virtù dell’esperienza vissuta, e per consentire una attenta lettura e analisi della presentazione utilizzata durante la competizione.