giovedì,Marzo 28 2024

Un posto per tutti, a Scalea nasce un parco inclusivo per bambini

L'area è un giardinetto pubblico concessa dall'amministrazione comunale e sarà intitolata a salvatore Arcuri, 24enne morto avvolto dalle fiamme nella sua auto

Un posto per tutti, a Scalea nasce un parco inclusivo per bambini

L’associazione di volontariato Skalea solidale torna con un nuovo progetto. Dopo il pulmino solidale, Matteo Libero Longo e i suoi ragazzi stanno lavorando alla realizzazione di un parco giochi inclusivo per tutti bambini, ossia, alla creazione di un’area adibita allo svago e al divertimento che tenga conto di tutte le diverse abilità motorie.

L’area interessata, concessa dall’amministrazione comunale, è un giardinetto pubblico della città di Torre Talao che sorge a ridosso della centralissima piazza Aldo Moro, a pochi passi dalla villa comunale e dal lungomare.

Un posto per tutti

«Quest’area è dedicata a tutti i cittadini di Scalea», sottolinea Matteo Libro Longo, e pertanto il progetto finale mira al benessere di tutti. Risorse permettendo, “Skalea solidale” destinerà una parte dell’area anche alle attrezzature per l’attività fisica idonea alla terza età e a una zona per lo svago degli amici a quattro zampe.

Ci sarà poi anche un gioco dell’oca molto particolare, un percorso tematico che sponsorizzerà i monumenti della città, e il “Fortino Bergamini“, un gioco dedicato «al nostro caro e compianto Denis Bergamini», il giocatore del Cosenza morto in circostanze misteriose la sera del 18 novembre 1989.

L’idea è una costola del progetto del parco inclusivo realizzato a Cosenza dall’associazione “La Terra di Piero” grazie all’impegno del presidente Sergio Crocco e delle decine di volontari che ogni giorno operano sul territorio bruzio.

L’intitolazione a Salvatore Arcuri

Il parco si chiamerà “Area inclusiva Salvatò“, in memoria di Salvatore Arcuri, 24enne di Scalea che la sera dell’11 ottobre del 2001 morì avvolto dalle fiamme appiccate alla sua auto. Due decenni dopo, il suo rimane un caso irrisolto. Nessuno sa perché qualcuno mise fine alla vita di un ragazzo buono e amato da tutti in paese, del tutto estraneo agli ambienti criminali, e soprattutto chi volle questa tragica morte. Nonostante il clamore e una pista privilegiata, le indagini dell’epoca si conclusero con un nulla di fatto. Oggi, grazie a questo progetto, un angolo della città manterrà per sempre vivo il suo ricordo.