lunedì,Ottobre 2 2023

Corigliano Rossano, Rapani agli scissionisti: «Non siate distruttivi»

Il senatore di Fratelli d'Italia invita i promotori del referendum a valutare i miglioramenti che la città unica ha già comportato

Corigliano Rossano, Rapani agli scissionisti: «Non siate distruttivi»

«Comprendo che vi sia del malcontento che serpeggia tra la popolazione, ma richiedere un referendum per giungere alla scissione, dopo appena cinque anni di cammino, mi sembra davvero un’esagerazione». Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani, commentando il fermento che si registra in quella parte di cittadini che non si riconosce nella fusione delle città di Corigliano Rossano.

Proprio a loro, agli «scissionisti», si rivolge l’esponente della destra, invitandoli «a battersi per qualcosa di positivo, non di distruttivo, bandendo pregiudizi atavici ancorati al secolo scorso. Oggi la città di Corigliano Rossano ha bisogno del sostegno e delle idee di tutti, anche di tutte quelle persone che preferirebbero staccare la spina ad una città neonata».

Rapani elenca poi i benefici che, a suo avviso, la città unica ha già portato: dall’elevazione degli uffici Inps a filiale provinciale e delle compagnie dei carabinieri in reparto territoriale fino al commissariato di polizia potenziato a primo dirigente (ci siamo quasi, ndr), passando per il Frecciargento e la revisione dei collegi elettorali.

«E poi tutta una serie di altre opportunità che scaturiranno a breve – aggiunge – come la “nuova” statale 106, lo sviluppo del porto di Corigliano, l’elettrificazione della rete ferroviaria, processi a cui governi e regione stanno imprimendo un’accelerazione proprio perché vi è da servire una grande città, la più importante della provincia di Cosenza. In ultimo ma non per ultimo, la riapertura della vertenza sul Tribunale, anche grazie alla funzione a cui sono stato delegato dal popolo, quale rappresentante del territorio democraticamente eletto nel Senato della Repubblica».

In conclusione l’appello: «Auspico, insomma, che i cosiddetti “scissionisti” inizino a sognare con noi quella grande Corigliano Rossano del futuro, una città vera da lasciare in eredità alle future generazioni che così potranno ricordare i grandi uomini che l’hanno “costruita” e non quelli che l’hanno distrutta».