Rende, una difficile stagione amministrativa. Laboratorio Civico: «Ieri giorno storico» | VIDEO
Nove mesi in cui al Comune è successo praticamente di tutto, tra inchieste, sette cambi di sindaco o di facente funzioni, consigli comunali sui generis. Ieri, infine, il caso del Psc approvato in appena 15 minuti. Sullo sfondo, però, resta sempre la relazione della commissione d'accesso antimafia.
Per il Comune di Rende una stagione difficile a livello amministrativo, culminata ieri con le ire di dieci consiglieri di opposizione che si sono recati in Prefettura dopo l’approvazione del nuovo Psc. Delibera arrivata in appena 15 minuti senza alcuna discussione tra le parti, sfruttando l’orario di inizio fissato per le 9 e senza alcuna tolleranza per quanti stavano raggiungendo i propri banchi in quei frangenti concitati.
Non è la prima volta che l’assise rendese regala colpi di scena. A dicembre, per esempio, il pubblico consesso richiesto a gran voce dall’opposizione finì tra lo stupore generale. A margine delle due inchieste che interessarono l’Ente da settembre in poi, Reset e Mala Arintha, la minoranza spinse il presidente Gaetano Morrone a convocare un consiglio straordinario che, per un qui pro quo su chi dovesse prendere per primo la parola, si esaurì in un amen con lo stesso Morrone che si alzò, chiudendo i lavori e augurando a tutti “Buone feste”.
In tutto ciò la figura del primo cittadino è cambiata sette volte a partire dal 31 agosto: il sindaco Marcello Manna ha esercitato le sue funzioni in tre occasioni, altre due è toccato ad Annamaria Artese, una, prolungata nel tempo, a Franchino De Rango, e ora alla vicesindaca Marta Petrusewicz. Sullo sfondo l’incognita rappresentata dalla relazione consegnata dalla commissione d’accesso antimafia al Prefetto Vittoria Ciaramella.
Nel frattempo si registra un nuovo intervento del Laboratorio Civico, il principale gruppo consiliare di maggioranza. «Ben ventidue anni per il vecchio PGR, dodici per giungere all’adozione del PSC: come si può dunque affermare che si sia trattato di un fulmine a ciel sereno l’approvazione da parte del consiglio comunale del Piano Strutturale Comunale?» si chiedono i consiglieri di maggioranza.
Poi la capogruppo Romina Provenzano e i suoi colleghi propongono una cronistoria dell’iter in questione. «In data 9 gennaio 2010 – evidenziano – sono risultati affidatari dell’incarico di redazione del Piano Strutturale Comunale e del Regolamento Edilizio ed Urbanistico il Raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dagli architetti Daniela Francini, Mario Cerasoli, prof. Passarelli Domenico, Carla Salamanca ing. Nicola Buoncristiano, geologi Paolino Vercillo e Bruna Ballarò e il dottore agronomo Giovanni Perri avvalendosi della consulenza dell’arch. Piccinato Prof. Giorgio. I componenti del Raggruppamento hanno definito con atto notarile procura speciale con rappresentanza al capogruppo architetto Daniela Francini».
«In seguito alle dimissioni di alcuni componenti per ragioni di salute e lavorative e per il protrarsi eccessivo dei tempi – spiegano ancora – il Capogruppo dell’ATP comunicava i nominativi dei professionisti receduti e l’Amministrazione esprimeva parere favorevole al subentro di professionisti proposti in luogo dei dimissionari nonché alla rimodulazione del Raggruppamento. Con Deliberazione Comunale del 30 gennaio 2020 è stato adottato il Documento Preliminare del Piano Strutturale e la chiusura della conferenza di Pianificazione e delle consultazioni preliminari è avvenuta in data 19 ottobre 2022. Si è poi proceduto a consegnare il Documento definitivo del PSC elaborato a seguito dei pareri e delle memorie espresse dagli Enti partecipanti, ognuno per la propria competenza, verificati, discussi e concordati gli elaborati da modificare da parte dei tecnici incaricati per come da richieste degli Enti interessati, e, in conformità all’art. 27 della legge urbanistica il Piano strutturale ha avuto il Parere Favorevole geomorfologico ai sensi dell’art. 89 del D.P.R. 380/200\ e dell’art.13 della Legge n.64/1974 da parte della Regione Calabria Dipartimento Infrastrutture e lavori Pubblici Settore n.1- Vigilanza normativa tecnica sulle costruzioni e supporto tecnico area settentrionale- Cosenza».
«Riesce ancora a stupirci chi parla, dunque, di irregolarità – dice il Laboratorio Civico riferendosi alla minoranza -. Da questa parte si è sempre operato e si opera nella totale trasparenza degli atti: se ci avessero informati, avremmo volentieri accompagnato i consiglieri di minoranza in Prefettura. Avremmo persino rinfrescato la memoria a chi, nonostante avesse votato a favore dell’adozione del documento preliminare del PSC, ieri dimostrava addirittura con spavalderia, come fosse il volto della vecchia politica. Quella vecchia politica fatta di inciuci, interessi personali, scelte calate dall’alto».
«Per noi – chiude il comunicato – la politica è decisamente altro e ieri l’abbiamo dimostrato per l’ennesima volta alla città, a chi ci ha votato, a chi crede ancora nei valori democratici del civismo. Sì e goffamente pensato di poter remare contro, di non partecipare alle commissioni consiliari sull’argomento, a sedere tra il pubblico se i punti all’ordine del giorno non fossero di proprio personale interesse. Fortunatamente la politica è per noi rappresentare sempre e comunque il bene comune, l’interesse dei cittadini tutti. Ed è per questo che ieri, lo ribadiamo, è stata una data storica per Rende».