Tremano le cosche, c’è un nuovo pentito di ‘Ndrangheta: Onofrio Barbieri
Ha 38 anni ed è ritenuto un “fedelissimo” di Domenico Bonavota di Sant’Onofrio. Del suo ruolo di sicario ed azionista del clan aveva già parlato il collaboratore di giustizia Andrea Mantella
Tremano le cosche di ‘Ndrangheta di Sant’Onoffio, Pizzo, Filadelfia e Vibo Valentia. La Dda di Catanzaro aggiunge un altro collaboratore di giustizia alla sua lunga lista di ex criminali che hanno deciso di “saltare il fosso”. Un nuovo pentito che potrebbe svelare le alleanze e gli affari illeciti in provincia di Vibo Valentia.
Si tratta di Onofrio Barbieri, 43 anni, di Sant’Onofrio, ma residente nella frazione Vena Superiore, in contrada Vaccaro, dal 3 maggio scorso sta scontando in via definitiva 30 anni di reclusione per l’omicidio di Domenico Di Leo, alias “Micu Catalanu”, ucciso a Sant’Onofrio in via Tre Croci il 12 luglio 2004, ed anche per l’omicidio di Raffaele Cracolici, alias “Lele Palermo”, ucciso il 4 maggio 2004 a colpi di arma da fuoco a Pizzo Calabro.
La condanna definitiva l’avrebbe indotto a “saltare il fosso” ed a collaborare con la Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Onofrio Barbieri, alias “38”, figura fra gli imputati del maxiprocesso Rinascita Scott con l’accusa di associazione mafiosa ed altri reati-fine, dalle armi alle estorsioni ai danneggiamenti. Ritenuto un “fedelissimo” di Domenico Bonavota di Sant’Onofrio.