Cosenza, il capolavoro di Viali: la società riparta dalla sua conferma
Riviviamo la stagione di William Viali. L'allenatore si è giocato al meglio la chance che cercava da 12 anni. Ora il Cosenza riparta da lui.
“Mi prendo tutto nell’unico pacchetto: dalle difficoltà all’adrenalina della categoria. Cercavo una grande occasione con tutto il cuore. Quando sono stato chiamato mi si è acceso un fuoco che aspettavo da 12 anni, cioè da quando ho iniziato ad allenare”. Il 4 novembre scorso si presentava così a Cosenza, William Viali. Ieri il tecnico ha portato a termine la missione salvezza. Ma per lui questi mesi in rossoblù sono stati un vero e proprio battesimo del fuoco.
Prime difficoltà
Al momento del suo arrivo la squadra era reduce da 4 ko di fila. Il giorno dopo quella conferenza stampa, a Pisa, arriva anche la quinta. Il Cosenza inizia la discesa agli inferi perché, dopo la vittoria contro il Palermo di una settimana più tardi, i lupi non vincono per 8 partite di fila. Dopo la sconfitta di Cagliari di Santo Stefano, i rossoblù sono ultimi. E qualcuno inizia a chiedere la testa di Viali.
Reazione
Il punto più basso lo si tocca a Como. I lariani rifilano 5 sberle in faccia al Cosenza e Viali, sembra ad un passo dall’esonero. Ma la partita contro la Reggina si gioca di martedì e non c’è tempo per pensare ad un sostituto. Il derby segna la svolta della stagione. Soprattutto a livello caratteriale. Vincere in quel modo, con due gol nel recupero, permette all’allenatore di riprendere in mano la squadra.
Svolta tattica
Viali, da fine gennaio in poi opta per il 4-4-2. Il modulo avrebbe di base Florenzi e Marras come esterni alti e Nasti a girare intorno ad un’altra punta. I ballottaggi vengono decisi di volta in volta ma con il passare delle partite Martino e Meroni si prendono un maglia da titolare. E Viali, quando può, non rinuncia comunque mai a Voca e Brescianini. Poi in porta con Micai è tutta un’altra storia. Senza dimenticare l’importanza di un calciatore come D’Orazio, di ritorno a Cosenza nel mercato di gennaio. Dopo il ko di Genova, arrivano 3 vittorie di fila e poi altri 3 pareggi. Lo 0-0 di Perugia, permette addirittura al Cosenza di uscire anche dalla zona play-out. Ma il rallentamento finale (2 punti nelle ultime 4) relegano i lupi ai play-out. Risultato comunque accettabile visto che, tra le altre cose, il Cosenza non ha un attaccante, a parte Nasti, che faccia un gol in tutto il campionato.
Spareggi perfetti
Il Cosenza arriva carico a molla per gli spareggi contro il Brescia. Il pubblico è il 12° uomo in campo ma Viali è bravissimo a sorprendere Gastaldello. I lupi nella gara d’andata, davanti ai quasi 20.000 del “Marulla”, si posizionano con un 4-1-4-1 nel primo tempo e con un 3-5-2 nella ripresa. La mossa dà i suoi frutti. Nasti segna e poi si rischia quasi nulla. Nella gara di ieri poi i moduli cambiano a seconda delle fasi di gioco. Dopo l’uscita di Venturi, riuscitissima mossa a sorpresa del “Rigamonti”, si sbanda terribilmente, ma ancora Micai tiene in piedi la baracca. E poi, al 95°, l’apoteosi. Il Cosenza è salvo.
Futuro
Sarebbe doveroso adesso pensare di sedersi ad un tavolo e ripartire da Viali. Il mister è in scadenza ma, senza ombra di dubbio, merita la conferma. Anche se qualche altra squadra, a quanto pare, avrebbe già alzato la cornetta per affidargli la panchina il prossimo anno. Guarascio dia priorità all’autore di questo capolavoro. Non commetta l’errore fatto con Bisoli l’estate scorsa. L’inchino finale dell’allenatore verso il pubblico cosentino è stata un’immagine bellissima. La prossima Serie B va programmata subito con Viali in panchina.