Tragedia nel Lao, la salma di Denise Galatà arrivata a Corigliano-Rossano per l’autopsia
Lo staff medico-legale è giunto in tarda mattinata. L'avvocato della famiglia della 18enne di Rizziconi morta mentre faceva rafting: «Confidiamo nel lavoro della magistratura, nella speranza che venga fatta giustizia»
Arriva lo staff medico-legale in tarda mattinata per effettuare l’esame autoptico sul corpo della giovane Denise Galatà, rinvenuta senza vita nel fiume Lao. La salma giunta poco più tardi da Castrovillari scortata dai carabinieri.
«Confidiamo nel lavoro della magistratura – ha affermato l’avvocato Carmela Macrì, difensore della famiglia – nella speranza che venga fatta giustizia per la morte della povera Denise».
Occorrerà attendere almeno 60 giorni per le risultanze. Mentre consulenti, periti e tecnici si preparavano per l’esame autoptico sul corpo della giovane, le prime informazioni suggeriscono che la morte di Denise potrebbe essere stata causata da annegamento.
La Procura ha avviato un’indagine per omicidio colposo e al momento risultano indagate dieci persone, tra cui il presidente e il vicepresidente del Canoa Club Lago Pollino, il sindaco di Laino Borgo e le sette guide che accompagnavano i ragazzi durante l’escursione lungo il fiume Lao.
La nomina di un perito di parte per gli accertamenti medico-legali sul corpo della giovane studentessa è un passo necessario per garantire la trasparenza dell’inchiesta, che è stata affidata al pubblico ministero della Procura di Castrovillari, Simona Manera. Sarà l’esame autoptico a fornire i dettagli sui tempi e le cause della morte di Denise.
Nel frattempo, nuove informazioni stanno emergendo sulla ricostruzione della dinamica dell’incidente, focalizzando l’attenzione su una possibile sospensione precauzionale dell’escursione, sulle circostanze e le cause della morte di Denise.