Chiude il bar Bronx, un pezzo della storia di Cosenza
Se la notizia della chiusura ha destato così tanta attenzione, vuol dire che i fratelli Lucanto possono godersi in pace la loro meritata pensione
Più che un bar era una istituzione. Oggi dopo 45 anni il bar Bronx ha abbassato le saracinesche affidando ad un cartello giallo l’ultimo saluto ai suoi tanti affezionati clienti. Mezzo secolo al servizio dei cosentini hanno fatto la fortuna di questo locale abilmente gestito dalla famiglia Lucanto che hanno alzato per la prima volta le saracinesche. Una vita di gavetta nei bar storici di Cosenza come il Manna e il Gatto e poi l’apertura in proprio, in una delle zone nevralgiche del perimetro urbano, alla confluenza fra piazza Loreto e piazza Europa proprio mentre la città stava sviluppando la sua corsa urbanistica verso nord. Ma non è stata la posizione geografica a far entrare nel cuore dei cosentini questo locale, ma soprattutto la sua gestione.
Il Bronx, come lo chiamano tutti i cosentini, era apprezzato per l’alta qualità della sua pasticceria, soprattutto spiccavano i babà dalla bagna perfetta e dalla consistenza sofficissima. Per tantissimi dopo la Santa Messa a Loreto, era quasi automatico prendere le paste della domenica lì. Altro mito erano le pizzette rotonde, una vera prelibatezza. Fu uno dei primi bar a rimanere aperto anche di notte. Furono i Lucanto a lanciare la moda del cornetto dopo i Veglioni di Capodanno. O meglio chissà di chi fu l’idea, ma negli anni ‘80 la tappa alle sei del mattino del primo gennaio era obbligata per i bon vivant di una Cosenza che si stava lasciando alle spalle uno dei periodi più bui della sua storia. Un’intuizione dei fratelli Locanto poi seguita da tanti altri esercenti della città.
45 anni sono tanti, quasi una vita. Ed è una vita dura quella di chi, ogni santo giorno, deve alzare le serrande dell’attività alle 5 del mattino. Un’attività logorante che forse sta alla base della decisione di chiudere. Tanti sono i cosentini che ieri sui social hanno lasciato i loro ricordi. Chi ha memoria delle torte di compleanno che da piccoli i genitori compravano lì, chi a quei tavolini ha conosciuto quello che sarebbe diventato il suo amore, chi ha chiuso contratti di lavoro o stretto amicizie importanti. Ognuno ha il suo ricordo. Quel che è certo è che se la notizia della chiusura ha destato così tanta attenzione, vuol dire che i fratelli Lucanto possono godersi in pace la loro meritata pensione. Lasciare in tutti un buon ricordo significa aver lavorato davvero bene.