Casali del Manco, Spazio e Futuro a Pisani: «Dove sono finiti i principi decantati in campagna elettorale?»
«Passerelle di poteri forti», accordi «innaturali» e deleghe «immeritate»: le “accuse” alla nuova amministrazione del gruppo guidato da Ippolito Morrone. Che sottolinea: «Contro di noi una macchina del fango, che adesso si è sciolto come neve al sole»
Riceviamo e pubblichiamo il contributo dei rappresentanti del gruppo Spazio e Futuro di Casali del Manco.
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In data 3 giugno 2023 si è tenuto il primo Consiglio comunale della nuova amministrazione e della giunta guidata dal neo sindaco di Casali del Manco Francesca Pisani. A tutta la giunta Pisani e agli assessori e consiglieri in carica facciamo i nostri auguri per un quinquennio proficuo e costruttivo e auguriamo loro un buon lavoro.
Una cosa però ci preme sottolineare, giusto per stabilire quel minimo di verità occultata e mascherata durante la campagna elettorale e per dare la giusta dignità ad un progetto politico, quello di Ippolito Morrone, e ai tanti cittadini che a ragion del vero ci hanno accordato la loro fiducia. Il gruppo Morrone è stato ampiamente screditato durante la campagna elettorale sia in pubblica piazza che su testate online, che seppur di scarsa levatura, hanno contribuito a incentivare una macchina del fango, ad oggi scioltosi come neve al sole».
Il gruppo di Ippolito Morrone si è detto sostenuto da “poteri forti” e da quella corrente adamiana che giusto 5 anni fa sostenne e decretò la vittoria della giunta Martire, della quale fecero parte l’attuale sindaco di Casali del Manco e parte degli attuali consiglieri comunali. Il giorno del tanto atteso primo consiglio, però, nessuno ha notato, o ha voluto notare, la passerella di “poteri forti” presenti sia in quella sede che alla festa seguita allo stesso. Una “chermesse” di politici e aspiranti tali, provenienti da destra e sinistra, tutti usciti allo scoperto all’alba della vittoria, in barba alla teoria dei “poveri ragazzi soli” pronti a vincere con le loro forze e in nome della trasparenza.
E ancora, siamo stati tacciati di essere quelli degli “accordi sottesi”, a differenza del gruppo appena formatosi che avrebbe dovuto essere, per come dichiarato in ogni piazza, espressione di sinergia e completezza, mentre è lampante sia l’ingresso in giunta di un gruppo che non potendo più entrare in Comune varcandone la soglia principale, è riuscito con accordi sbilanciati e innaturali ad entrare “dalla finestra” e congiuntamente è altrettanto lampante una giunta “Casole-centrica” per la quale vi preghiamo di non addurre giustificazioni richiamando il tanto decantato principio di comunità globale, perché è bene ricordare che Casali del Manco è di fatto intrinsecamente costituita da più frazioni, con proprie identità ed esigenze che avrebbero quantomeno meritato una rappresentanza territoriale. La stessa rappresentanza opportunamente citata del consigliere provinciale in carica, nonché consigliere della neo giunta Pisani, Fernando De Donato, al quale nulla è toccato in quanto a deleghe e incarichi nonostante l’importante ruolo istituzionale e la pregressa esperienza da consigliere nella giunta Martire».
«Per altro è balzato agli occhi di tutti quanto sbilanciati e immeritati, in termini di preferenze e competenze, siano stati gli assessorati e le deleghe affidate dal nuovo sindaco ai consiglieri eletti. I big per preferenze si sono dovuti accontentare di assessorati e deleghe sottodimensionate rispetto ai precedenti assessorati, mentre il vicesindaco è di fatto andato alla consigliera Arsenia De Donato che con un numero minore di preferenze e la mano protettrice dell’assessore leghista Emma Staine ha soffiato il vicesindaco a Giulia Leonetti, regina indiscussa per preferenze (707)… E meno male che il gruppo Casali del Manco 2.0 era lontano dagli accordi di potere».
A questo punto ci sembra lecito chiederci dove siano finiti i principi politici di lealtà, equità, meritocrazia e limpidezza tanto decantati in campagna elettorale e dove sia andato il rispetto per chi questa compagine l’ha sostenuta sin dal primo giorno? A voi cittadini arguti e lungimiranti, l’ardua sentenza. A noi l’onere di dovere ristabilire un minimo di verità….
Come già ribadito in Consiglio, saremo al vostro fianco e vigileremo sulla buona conduzione della “cosa pubblica” pronti ad applaudire e condividere ogni progetto volto al bene pubblico, ma altrettanto pronti a contrastare in modo costruttivo ogni criticità che rileveremo.