giovedì,Giugno 19 2025

Cosenza, sit-in dei lavoratori della IC Servizi: «Senza stipendio da aprile» | VIDEO

Gestiscono i servizi di pulizia e sanificazione degli uffici e dei mezzi rotabili di Ferrovie della Calabria. La Filcams Cgil: «Un imbuto stritola le maestranze»

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Questa mattina sit-in a Vaglio Lise dei lavoratori contrattualizzati con IC Servizi, la società che gestisce il servizio di pulizia e sanificazione degli uffici e dei mezzi rotabili di Ferrovia della Calabria. Non percepiscono lo stipendio da aprile a causa di una serie di difficoltà ed hanno inteso esprimere tutta la loro preoccupazione guidati dalla Filcams-Cgil.

«La società IC Servizi di Roma dichiara la propria sofferenza cagionata da un credito di 600mila euro vantato da Ferrovie della Calabria – spiega la sindacalista Annalisa Assunto -. La stazione appaltante, dal canto suo, sostiene di essere in una condizione di impossibilità a onorare le fatture a causa di irregolarità contributive».

In questa situazione a pagare dazio sono di conseguenza le maestranze. Temono che le prospettive siano nere, considerato che nemmeno gli emolumenti di giugno potrebbero essere corrisposti come invece speravano. Un’impasse che stritola anche dal punto di vista emotivo le famiglie.

«Il sindacato – prosegue Assunto – ha avviato interlocuzioni sia con IC Servizi che con Ferrovie. La prima rimane ferma sulle proprie posizioni perché ritiene di avere già soddisfatto il rischio di impresa avendo onorato le spettanze pur in presenza di crediti vantati. La seconda, comunque attenta ai lavoratori, fa spallucce e rimanda tutto alla società. L’imbuto che si è creato, di conseguenza, penalizza soltanto la terza parte: quella più debole che comunque continua a lavorare con grande senso di responsabilità».

Le pacifiche rimostranze odierne potrebbero avere delle code a stretto giro. «Se non ci dovessero essere risvolti positivi, quindi una maggiore sensibilità rispetto a questa vicenda che sta assumendo dei contorni più grandi rispetto a quelli di un semplice ritardo di erogazione salari, vaglieremo anche nuove forme di protesta. «Nella fattispecie – concludono dalla Filcams Cgil – chiederemo un incontro al governatore Occhiuto o arriveremo finanche ad indire uno sciopero da qui a una settimana se il caso lo richiedesse».