Morte Nuccio Ordine, il cordoglio della politica. Da Caruso e Petrusewicz a Loizzo e Antoniozzi
Caruso lo ringrazia a nome di Cosenza, mentre parlamentari e consiglieri regionali evidenziano come sia una perdita immensa per la Calabria
La morte del professore Nuccio Ordine, una delle menti più illuminate della città di Cosenza, ha scosso l’intera popolazione. La politica, chiaramente, non è rimasta insensibile ad una notizia del genere. I messaggi di cordoglio si sono susseguiti l’uno dopo l’altro, a testimonianza di come il massimo studioso del Rinascimento e di Giordano Bruno fosse apprezzato da destra a sinistra.
«Con Nuccio Ordine la Calabria perde un intellettuale e uno studioso riconosciuto in tutto il mondo.
Per la nostra Regione è stato un pilastro di sapere e conoscenza, un punto di riferimento per generazioni cresciute grazie ai suoi insegnamenti. La Giunta esprime sincero cordoglio». Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
Caruso: «La città di Cosenza gli è grata»
«La città di Cosenza è profondamente addolorata per la scomparsa del professore Nuccio Ordine, una delle figure più colte, nel senso più pieno del termine, che la Calabria e l’intero Paese abbiano potuto annoverare nella loro storia recente» Lo ha detto il sindaco di Cosenza Franz Caruso dopo aver appreso la triste notizia della sua scomparsa.
«A lui mi legava una personale amicizia ed avevo sperato che, dopo il malore che lo aveva colpito nei giorni scorsi, Nuccio potesse riprendersi, ma, purtroppo, così non è stato. La sua scomparsa priva la cultura italiana, non solo calabrese – ha aggiunto Franz Caruso – di una delle personalità meglio strutturate, forte, com’era, di un bagaglio accademico, fatto di studi e ricerche incessanti, come di riconoscimenti tributati, a ragion veduta, dagli atenei di tutto il mondo e dalle istituzioni più diverse ed accreditate. Un cursus honorum, il suo, costruito sul campo . La città di Cosenza deve essergli grata perché Nuccio volle, con pervicacia, che nel nostro centro storico, a Palazzo Caselli-Vaccaro, avesse sede il Centro studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani del quale era Presidente».
Il cordoglio di Marta Petrusewicz e Manna
L’amministrazione comunale di Rende ha espresso, attraverso le parole della vicesindaca Marta Petrusewicz, il proprio cordoglio per la scomparsa del professore Nuccio Ordine. «L’ho conosciuto giovane studente all’Unical, vivace e curioso, amico subito con noi docenti poco più grandi di lui. Collaborava con Piero Ardenti al Giornale di Calabria, ha fatto interviste a Franco Piperno – racconta -. Gli hanno riconosciuto subito le grandi capacità i docenti di letteratura italiana di eccellenza, Giulio Ferroni, Dante Della Terza. Un intellettuale tout court a queste latitudini, un modello di autentica filiazione per la sua Calabria, la sua Università. Compito di noi amministratori è quello di proseguire nel suo fare della cultura il faro dell’umanesimo. Che la terra gli sia lieve». Anche Marcello Manna ha voluto esprimere: «profondo cordoglio e sentita vicinanza alla famiglia per la prematura scomparsa».
Antoniozzi: «Ordine tra i migliori intellettuali d’Italia»
«Nuccio Ordine ci lascia ad appena 64 anni. Era un intellettuale non organico tra i migliori d’Italia». Lo afferma l’onorevole Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. «Ordinario di letteratura all’università della Calabria, premiato in tutto il mondo per i suoi studi su Giordano Bruno – continua il parlamentare – era un cosentino fiero di esserlo , uno di quei grandi figli che la Calabria ha donato all’Italia. Collaborava con Corriere della Sera ed El Pais ed era un grandissimo studioso di Tommaso Campanella e Telesio. Un uomo immenso».
Loizzo: «Perdita enorme per la Calabria»
«Ci lascia un grande cosentino, un grande calabrese, un grande italiano che faceva parte del Pantheon della cultura nazionale». Lo afferma a proposito della scomparsa di Nuccio Ordine, l’onorevole Simona Loizzo, deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera. «Proporrò al presidente della commissione cultura di ricordare una figura così straordinaria – aggiunge – che non ha mai voluto abbandonare la sua regione. È veramente una perdita enorme per la Calabria».
Iacucci: «Uomo versatile conosciuto in tutto il mondo»
«Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Nuccio Ordine: un uomo straordinario, studioso versatile conosciuto in tutto il mondo. Lo avevo sentito poche settimane fa – dice il vicepresidente del consiglio regionale Franco Iacucci – quando aveva ricevuto il prestigioso premio spagnolo Principessa delle Asturie. In quell’occasione mi aveva parlato dei tanti progetti a cui stava lavorando. Tra le sue esperienze professionali poteva annoverare Yale, New York University, École Normale Supérieure di Parigi. Mi piace immaginare che la nostra Unical sia però il posto che ha sentito più suo, che non ha mai voluto lasciare perché amava profondamente la nostra Calabria. Uno dei suoi ultimi interventi pubblici proprio contro l’autonomia differenziata “la nostra Costituzione afferma che il Paese è uno, sicché tutto ciò che tende a dividerlo è anticostituzionale“. Grazie Nuccio per tutto ciò che hai fatto e per ciò che ci lasci. Riposa in pace».
Il ricordo del Pd calabrese
Il Partito Democratico della Calabria esprime profondo cordoglio per la prematura scomparsa del prof. Nuccio Ordine, studioso di fama internazionale e profondo pensatore, figlio della nostra terra. Un uomo che lascia un segno indelebile nel panorama culturale mondiale, da suoi scritti continueremo ad attingere per formare nuove idee e generazioni. Una guida immortale.
Lo vogliamo ricordare con una sua citazione: «[…]È nelle pieghe di quelle attività considerate superflue, infatti, che possiamo percepire lo stimolo a pensare un mondo migliore, a coltivare l’utilità di poter attenuare, se non cancellare, le diffuse ingiustizie e le penose disuguaglianze che pesano (o dovrebbero pesare) come un macigno sulle nostre coscienze[…]».
Il sindaco di Diamante Magorno: «Sarà lutto cittadino»
«Una tristezza profonda e indescrivibile segna questo pomeriggio di giugno. La scomparsa del caro Nuccio Ordine ci lascia tutti attoniti e più poveri» così il sindaco di Diamante, città natale di Ordine, Ernesto Magorno. «Il mondo della cultura perde una delle sue voci più alte e autorevoli, la nostra comunità perde un figlio prediletto che, con un impareggiabile percorso di accademico e intellettuale, ha portato in alto il nome di Diamante in Italia e nel mondo. Quella sua Diamante che gli ha dato i natali e con la quale aveva un legame indissolubile, mai interrotto, nonostante i continui impegni ai quali era chiamato. Da oggi saremo più soli, senza le sue idee e le sue parole, senza il suo continuo e appassionato invito a rivolgersi alla cultura e alla lettura dei classici della letteratura come strumenti critici per interpretare la realtà e il mondo che ci circonda, e di riscatto e di elevazione per ogni spirito umano. Di quella “utilità dell’inutile” che aveva dato il titolo al suo libro più noto e tradotto in tutto il mondo. È un’eredità che avremo il dovere di custodire con cura e tramandare, come un dono prezioso e unico per il quale saremo per sempre riconoscenti al prof Nuccio Ordine. A nome dell’amministrazione comunale e dell’ intera città di Diamante esprimo la mia vicinanza alla compagna, alla madre, alla sorella, al cognato, ai nipoti e a tutti i familiari. A Nuccio il nostro affettuoso abbraccio e la nostra infinita gratitudine. In segno di cordoglio e di partecipazione al dolore della famiglia sarà proclamato il lutto cittadino».
Il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti: «Se ne va un grande calabrese»
«Con Nuccio Ordine scompare un illuminato intellettuale, una figura prestigiosa, uno studioso apprezzato in tutto il mondo, un docente che ha educato tante generazioni ad amare gli studi un uomo sensibile e cordiale» Così in una nota il Centro Studi Telesiani Brunelliani e Campanelliani che nel tempo ha intessuto rapporti fecondi con il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. «Gioacchino da Fiore, Bernardino Telesio, Tommaso Campanella, affermava Ordine, sono i grandi calabresi che appartengono alla storia dell’umanità e sono i promotori dell’immagine della Calabria della cultura nel mondo. L’ Assemblea dei Soci e tutti gli organi del Centro ne piangono la scomparsa e si stringono ai suoi cari».
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