lunedì,Settembre 9 2024

“Reset”, un’imputata: «Sono malata oncologica, è di vitale importanza per me andare a Paola»

Il caso di Lauretta Mellone, sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Rende. Il giudice ieri ha rigettato l’istanza in mancanza della prenotazione della seduta chemioterapica

“Reset”, un’imputata: «Sono malata oncologica, è di vitale importanza per me andare a Paola»

Il diritto alla salute è primario rispetto al diritto processuale? Non serve neanche conoscere la risposta per capire che sia ovviamente così. Succede che tra i 245 imputati di “Rsset” vi è una malata oncologica che prima di essere giudicata, se abbia commesso o meno reati, è una persona umana a cui non si può negare il diritto di curarsi sottoponendosi di conseguenza a chemioterapia e radioterapia.

È ciò che avvenuto invece ieri quando il gup del tribunale di Catanzaro Fabiana Giacchetti ha rigettato la richiesta avanzata da Lauretta Mellone, di essere autorizzata a lasciare il comune di residenza, Rende, visto l’obbligo di dimora a cui è sottoposta, per recarsi all’ospedale civile di Paola, dove nella giornata di lunedì prossimo era prevista la seduta terapeutica. Per il giudice manca la prenotazione del medico curante, mentre l’imputata fino all’altro giorno avrebbe sempre ottenuto il via libera del Gip di Catanzaro. La comunicazione tuttavia all’imputata è arrivata soltanto poco tempo prima dell’udienza preliminare, svoltasi ieri nell’aula bunker di Lamezia Terme.

Lauretta Mellone chiede quindi di curarsi per continuare a lottare contro il tumore che la tormenta da tempo. «È di vitale importanza che io possa andare a Paola per combattere questo brutto male». L’avvocato Amelia Ferrari aveva spiegato di poter allegare il piano terapeutico con le sedute previste una volta che la donna fosse andata dai medici dell’ospedale di Paola. Infine, l’appello della signora: «Fatemi curare, chiedo solo questo».

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