“Reset”, dissequestrate le attrezzature di una ditta di Salvatore Ariello
"L'arte della tappezzeria" era finita sotto sequestro l'8 settembre scorso. Ora il gup del tribunale di Catanzaro ha accolto l'istanza presentata dalla difesa
L’8 settembre 2022 il gip di Catanzaro aveva convalidato il sequestro di beni anche nei confronti di Salvatore Ariello, uno dei 245 imputati dell’inchiesta “Reset“, l’indagine della Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta cosentina. Ariello, secondo la Dda di Catanzaro, sarebbe uno dei punti di riferimento del boss Francesco Patitucci e inserito attivamente nella cosca “Lanzino” di Cosenza.
All’epoca, all’imputato Ariello erano state sequestrate tutte le attrezzature de “L’arte della tappezzeria“, ditta individuale intestata al presunto mafioso. La difesa, rappresentata dall’avvocato Fiorella Bozzarello, riteneva che il provvedimento fosse da considerarsi illegittimo in quanto non era indicata la motivazione, neppure in maniera concisa, della sussistenza del periculum in mora.
Così il gup Fabiana Giacchetti, in accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato di Salvatore Ariello, ha dissequestrato le attrezzature, restituendole all’imputato che dal 1 settembre 2022 si trova in carcere ad Avellino.