Rende, il Pd boccia Manna e vuole guidare il campo progressista verso le elezioni
Pecoraro ha incontrato la Federazione Riformista e Attiva Rende e farà lo stesso con Innova Rende e il M5S. Per il candidato a sindaco, oltre ai rumors su Principe, si punta alle primarie o a un nome condiviso
Il Partito Democratico ha in mente di mettersi in testa ad una serie di forze progressiste, non solo espressione del civismo, in vista delle future elezioni comunali di Rende. Sempre che le amministrative in questione vengano celebrate in modo indipendente e non a margine della fusione con Cosenza e Castrolibero. In quel caso ogni proiezione futura verrebbe meno e i discorsi dovrebbero essere rivisti alla luce della creazione del nuovo centro di governo.
Il segretario provinciale Vittorio Pecoraro ha discusso di questi argomenti con i rappresentanti della Federazione Riformista che ha in Sandro Principe il suo maggiore esponente e con quelli di Attiva Rende che vede in Mimmo Talarico il proprio megafono in consiglio comunale. Si è trattato di due incontri separati, ma entrambi finalizzati a stringere sinergie ed alleanze elettorali. In cantiere ci sarebbe anche un vertice con Innova Rende di Lorenzo Principe e con il Movimento 5 Stelle di cui Anna Laura Orrico è leader e punto di riferimento. Si replicherebbe, pertanto, quanto cercato di impostare a Casali del Manco.
Le frizioni tra la giunta di Rende e la Federazione provinciale del Pd di Cosenza
Sul territorio di Rende la situazione resta ingarbugliata. Si è sbloccata qualche settimana fa quando le prerogative della segretaria cittadina Annamaria Artese sono state avocate da Pecoraro stesso. L’assessore, dal canto suo, pare non avere più intenzione di sottoscrivere la tessera dei democrat, anche alla luce delle posizioni ostili espresse dalla Federazione in merito all’approvazione del nuovo Psc.
Nelle riunioni di venerdì, alle quali hanno preso parte anche Giuseppe Mazzuca, Salvatore Giorno e Matteo Lettieri, non sono mancati riferimenti al nuovo Piano Regolatore approvato in un pubblico consesso lampo e che ha generato proteste e informative alla Prefetta Vittoria Ciaramella. Inoltre è stata ribadita la richiesta di prendere atto della valutazione negativa del Pd provinciale all’assessore al Bilancio Fabrizio Totera. Ma qui si entra in un altro campo: quello del braccio di ferro a margine della composizione della segreteria tra l’attuale “governance” a sostegno di Pecoraro (Guccione, Bruno Bossio e Adamo) e Area Dem di Bevacqua.
Città unica, amministrazione Manna e candidato sindaco
Le pietre su cui il Pd vorrebbe edificare l’alleanza riguardano la bocciatura dell’esperienza Manna e il no convinto alla proposta di legge sulla fusione di Cosenza, Rende, Castrolibero al vaglio della Regione. Le parti non si sono dette contrarie alla città unica, ma come punto di arrivo a margine di un processo graduale e del tutto differente da quello prospettato dai consiglieri del centrodestra.
Infine c’è il nodo più grande, ovviamente rimandato a futuri approfondimenti: il candidato sindaco. I rumors più insistenti convergono sulla figura di Sandro Principe, sebbene trovare conferme oggi è esercizio impossibile. Il Partito Democratico ha aperto a qualsiasi soluzione. Auspica una scelta condivisa su cui convergere, ma non disdegnerebbe le primarie tra una rosa di nomi proposti dalle singole aree di riferimento.