mercoledì,Gennaio 15 2025

Rende, il Laboratorio Civico ironizza sul segretario Pd Pecoraro in una nota

I consiglieri della maggioranza Manna: «Come è possibile che un garantista come lui incontri il M5S, oppure veda chi ha affossato il comune o chi ha compiuto uno scempio a Via Marconi?»

Rende, il Laboratorio Civico ironizza sul segretario Pd Pecoraro in una nota

«Vorremmo rassicurare gli assessori Annamaria Artese e Fabrizio Totera che la notizia dell’incontro tra il segretario provinciale del PD, Vittorio Pecoraro, con Sandro Principe, Mimmo Talarico ed esponenti dei Cinquestelle in realtà non è mai avvenuto!» scrivono con ironia in una nota stampa.

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Il riferimento è alla notizia pubblicata dalla nostra testata lunedì scorso in merito all’incontro avuto dal segretario provinciale dei democrat nell’ultimo week-end con i rappresentanti della Federazione Riformista e di Attiva Rende . Si è trattato di due incontri separati, ma entrambi finalizzati a stringere sinergie ed alleanze elettorali future.

Dalle riunioni è emersa la bocciatura dell’esperienza Manna e il no convinto alla proposta di legge sulla fusione di Cosenza, Rende, Castrolibero al vaglio della Regione. Le parti non si sono dette contrarie alla città unica, ma come punto di arrivo a margine di un processo graduale e del tutto differente da quello prospettato dai consiglieri del centrodestra.

«Una vera e propria fake news – evidenzia il Laboratorio Civico con ulteriore ironia -. D’altronde figurarsi se Pecoraro potesse parlare di prossime elezioni e alleanze con Principe, reo di aver affossato finanziariamente il comune di Rende, o dialogare con Talarico, magari disquisendo sugli scempi urbanistici da lui attuati su via Majorana e viale Marconi. Figurarsi, poi, se il segretario provinciale del PD, garantista autentico, avesse potuto parlare con i giustizialisti Cinquestelle, elettoralmente non pervenuti. Stiano dunque tranquilli gli assessori Artese e Totera: l’incontro ci sarà, sì, ma riguarderà gli esponenti del Partito Democratico, non certo i non iscritti al partito e gli oppositori di sempre».

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