A Paola spuntano scritte pro Nicola Gratteri e per i magistrati della Dda di Catanzaro
Quanto accaduto in seguito all’operazione che, nella prima metà dello scorso mese di maggio, ha smantellato una nuova cellula criminale sul territorio, ha generato reazioni di fiducia nella cittadinanza
Ringraziamenti al magistrato Nicola Gratteri e all’operato della Direzione Distrettuale Antimafia, sono stati scritti sui muri di sostegno della ferrovia che corre lungo l’asse costiero tra Paola e San Lucido, dove passa la via meglio nota come “strada dei bracci” o “strada delle T di Paola”.
In prossimità di quella che, secondo i progetti approvati, sarà presto l’area cantiere per la realizzazione del raddoppio del tunnel ferroviario “Santomarco”, una mano ignota e grata ha inteso rendere pubblico un sentimento che, comunque, è largamente condiviso da entrambe le comunità costiere che vivono nella città del Santo e in quella di Cilla, perché da quando i carabinieri hanno messo a segno l’operazione “Affari di famiglia”, con la quale è stato decapitato un sodalizio criminale dedito al traffico di droga, all’usura, alle intimidazioni e alle estorsioni in perfetto stile ‘ndranghetistico, l’intero territorio ne ha tratto giovamento.
L’inusuale manifestazione di gratitudine, impressa con caratteri in stampatello rosso su pareti completamente bianche, parrebbe quasi una richiesta d’attenzione proprio sull’area dov’è comparsa, forse in ossequio ai timori – già manifestati da molti cittadini durante vari incontri pubblici – dei potenziali e deleteri appetiti che un’infrastruttura da un miliardo e quattrocento milioni di euro potrebbe suscitare. Allo stato attuale, gli esiti dell’operazione condotta il nove maggio scorso dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, sono consistiti in una serie di misure cautelari tra le quali molte sono state di carcerazione, con diversi indagati ancora in stato di detenzione sia in strutture penitenziarie che ai domiciliari.
Eppure nell’aria si respira un sentimento di attesa, come se i 37 arresti operati quasi due mesi fa, fossero stati soltanto il primo passo di un percorso che la società civile immagina ancora più lungo, perché sebbene sia possibile ipotizzare un sentimento di sorpresa subentrato all’atto di vedere in azione anche l’elicottero, è altrettanto plausibile pensare che in molti attendessero il momento di una pulizia più profonda del solito.
Paola e San Lucido, con il borgo più a sud particolarmente colpito negli ultimi tempi, sono entrambe realtà che hanno dovuto fare i conti con danneggiamenti, furti, incendi e intimidazioni, inondate di polvere bianca e ragazzi in astinenza capaci di ogni cosa pur di procurarsi una dose, o indebitati al punto da svuotare le proprie case al fine di ottenere una sniffata.
Forse per tenere alta l’attenzione su questi centri del tirreno cosentino, qualcuno si è preso la briga di ringraziare pubblicamente, e a nome di tutti, Nicola Gratteri e i suoi collaboratori, con frasi su muri che – soprattutto in estate e particolarmente nei fine settimana – saranno guardati da decine di migliaia di occhi, con quelli dei bambini che sapranno senz’altro cogliere il buon esempio di un’azione che, comunque, presa a se stante sarebbe anche un atto di vandalismo.