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Piazza Francesco Nolè sorge nel cuore di Cosenza: «I suoi semi sono germogliati» | VIDEO

Monsignor Checchinato: «Il nostro compito è anche quello di raccogliere i frutti dell'intenso lavoro condotto durante il suo episcopato»

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Lo spazio intitolato a monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano prematuramente scomparso a 74 anni il 15 settembre scorso, è un luogo nevralgico della città, all’ombra della parrocchia di San Nicola e della casa comunale.

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La piazza simbolicamente raffigura il luogo di incontro tra la Chiesa e l’istituzione laica, rappresentando quel dialogo necessario tra il pastore dei fedeli e gli eletti alle cariche amministrative, per non smarrire la bussola del sostegno alle fasce deboli, ai bisognosi, alle aree del disagio, agli ammalati. E riflette l’azione esercitata dal compianto presule, punto di riferimento per la comunità ma pure per la politica. E per le altre autorità cittadine, presenti alla scopertura della targa. 

La cerimonia è stata preceduta da una celebrazione eucaristica officiata da monsignor Giovanni Checchinato. Hanno partecipato tra gli altri, il prefetto Vittoria Ciaramella, il procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo, il questore Michele Spina, il comandante provinciale dei carabinieri Agatino Saverio Spoto. Presenti inoltre i familiari dell’indimenticato arcivescovo.

«I semi gettati dal padre arcivescovo che così prematuramente ci ha lasciati – ha detto monsignor Checchinato – sono germogliati. Il nostro compito è anche quello di raccogliere i frutti dell’intenso lavoro condotto da monsignor Nolè durante il suo episcopato. Sono felice che in tempi così brevi, si sia riusciti ad inaugurare questa bella piazza in ricordo del nostro fratello scomparso. È un segnale di sintonia, di sinergia che non fa mai male».

Il sindaco Franz Caruso ha ricordato la visita ricevuta a Palazzo dei Bruzi da Nolè il giorno successivo al suo insediamento: «Una splendida sorpresa, pietra miliare di un’amicizia intensa ma sempre rispettosa dei rispettivi ruoli. L’intitolazione alla sua memoria di questo spazio è per noi un atto dovuto ed è un segno di riconoscimento per l’opera meritoria svolta dall’arcivescovo soprattutto nel centro storico. Per lui che era originario della provincia di Potenza, Cosenza era una seconda casa».

Con un velo di commozione, la sorella di monsignor Nolè, Filomena, ha espresso i propri ringraziamenti a nome dell’intera famiglia. La cerimonia si è conclusa con l’esibizione della giovane cantante Romilda Cozzolino e con un buffet preparato a cura dell’Istituto Mancini-Tommasi, a base di pane accompagnato dall’olio e dal vino prodotti nell’azienda agraria della scuola. Nel video allegato e in apertura di articolo, le interviste rilasciate al nostro network dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano Giovanni Checchinato e dal sindaco Franz Caruso.

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