‘Ndrangheta a Cassano, Francesco Abbruzzese non risponde al gip
Il 27enne di Cassano Ionio, accusato di associazione mafiosa, ha preferito fare scena muta. Ora si attende il ricorso al Riesame di Catanzaro
Ieri si è costituito, oggi è stato interrogato. In meno di 24 ore, l’indagato Francesco Abbruzzese, alias “Cicciotto“, è passato dall’irreperibilità alla cella, essendo tra le 68 persone coinvolte nell’indagine antimafia della Dda di Catanzaro, coordinata dal pubblico ministero Alessandro Riello. Inchiesta che riguarda la cosca degli Abbruzzese di Cassano Ionio e in parte anche quella dei Forastefano, un tempo nemici oggi invece alleati.
Il gip Sara Mazzotta ha disposto per oggi l’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale Francesco Abbruzzese, si è avvalso della facoltà di non rispondere. In sostanza, il 27enne di Cassano Ionio ha fatto “scena muta” rispetto alle gravi contestazioni mosse dalla Dda di Catanzaro. Tra queste, il reato di associazione mafiosa. Nei prossimi giorni, i difensori Enzo Belvedere e Nicoletta Grandinetti si rivolgeranno al Riesame di Catanzaro.
