Unical moderna, internazionale e aperta al territorio, il bilancio di Leone
Il rettore ha presentato alla comunità accademica il bilancio di metà mandato. Grandi risultati su ricerca applicata e immatricolazioni
Il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, giovedì scorso ha presentato alla comunità accademica, il resoconto della prima metà del suo mandato, illustrando con dati e indicatori oggettivi i risultati ottenuti nel primo triennio, confrontando l’Unical di oggi con quella che ha ereditato nel 2019/20. Un percorso che ha portato l’Unical a una crescita a tutto tondo, in termini di reputazione, di numero di iscritti, di qualità della didattica e della ricerca, di organizzazione del lavoro e di apertura al territorio.
Al suo insediamento nel 2019/20, l’Unical registrava infatti un costante calo delle immatricolazioni, che diminuivano, anno dopo anno, da più di un decennio. L’inadeguata numerosità di alcuni corsi causava, peraltro, una perdita per l’Unical di più di 6 milioni di euro annui, in termini di mancati contributi ricevuti dallo Stato. Per affrontare queste criticità, sono stati riorganizzati tutti i corsi di studio, eliminando/accorpando 6 corsi ormai poco richiesti dal mondo del lavoro e con pochissimi iscritti, in favore di 8 nuovi corsi di laurea innovativi e al passo con i tempi.
Grazie alla riorganizzazione dell’offerta formativa, l’ateneo ha fatto registrare un significativo aumento nelle iscrizioni, che sono cresciute progressivamente ogni anno, arrivando nel 22/23 a registrare un +11% rispetto al 19/20. E numeri ancora più alti si prospettano per il nuovo anno accademico, visto che la fase di ammissione anticipata 23/24 si è conclusa con uno straordinario +31% di domande rispetto al 22/23 (con un +112% rispetto al 19/20, anno di insediamento del Rettore).
Per contribuire a un armonioso sviluppo di tutte le aree scientifiche, un’importante azione dispiegata dall’ateneo è stata l’istituzione di un Fondo a sostegno della ricerca nelle aree disciplinari sociali e umanistiche, ove è minore l’opportunità di finanziamenti statali. Inoltre, tenuto conto che il ruolo di ricercatore è in esaurimento per effetto della legge Gelmini, l’ateneo ha portato avanti negli anni un piano straordinario di reclutamento che consentirà – già entro il prossimo anno – di promuovere a professore associato tutti i ricercatori universitari in possesso di abilitazione scientifica nazionale.
Le azioni messe in campo hanno dato ottimi risultati, attraendo progetti per oltre 100 milioni di finanziamento e reclutando per chiamata diretta vincitori di bandi “Marie Curie”, “Montalcini” ed ERC (European Research Council). Ed è proprio il reclutamento di qualità che il Rettore ritiene la chiave di volta per la crescita dell’università, in quanto garantisce l’eccellenza della ricerca e dell’insegnamento. Per realizzarlo, oltre alla chiamata dei vincitori dei progetti più prestigiosi, l’ateneo ha messo in campo varie azioni, tra cui ben 4 “call” aperte alla comunità nazionale e internazionale, che hanno avuto un’ampissima partecipazione e consentono di reclutare eccellenti studiosi dall’Italia e dall’estero.
Il Rettore Leone ha spiegato come l’Unical abbia profuso un forte impegno nei confronti degli studenti, garantendo loro pienamente il diritto allo studio. L’Unical ha assicurato ogni anno la borsa di studio a ogni studente che possedeva i requisiti di legge, anticipando fondi e arrivando a investire risorse proprie per sopperire alla carenza dei fondi regionali e statali dedicati allo scopo. Inoltre, l’Università ha potenziato significativamente il parco residenziale, aumentando gli alloggi del 30% dall’inizio del mandato del Rettore (da 1. 791 posti del 2019 a 2. 311 del 2022).
E nel quadro nazionale del caro affitti per gli studenti, l’Università della Calabria si distingue come un esempio virtuoso, al primo posto in Italia in quanto ad alloggi offerti in rapporto agli iscritti in corso, staccando di gran lunga gli altri atenei (16% di posti disponibili contro una media nazionale del 4%). Un primato certificato anche dal rapporto Censis che, anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva, pone l’Unical come primo ateneo d’Italia per qualità dei servizi agli studenti.
L’avvio dei nuovi corsi di Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) e di Infermieristica rappresentano una importante e concreta azione dell’Unical verso il miglioramento della sanità del territorio. Il progetto richiederà negli anni a venire grande impegno, ma offrirà enormi opportunità per gli studenti e significativi benefici all’università. Dati alla mano, il Rettore ha evidenziato che il ritorno per l’Unical sarà ben superiore agli investimenti in termini di finanziamenti pubblici, soprattutto grazie alle maggiori entrate che si otterranno dallo stato sulla voce del Costo standard per studente in corso.
Ma secondo il Rettore Leone, a motivare il progetto deve essere soprattutto la consapevolezza che a 1. 000 giovani calabresi potrà essere offerta l’opportunità di studiare in Calabria Medicina e Infermieristica, nonché la spinta a contribuire al miglioramento della sanità del territorio e alla riduzione della migrazione sanitaria. I benefici per la sanità sono già tangibili grazie al reclutamento di professori medici, attraverso le call internazionali che stanno riscuotendo uno straordinario successo di adesioni (272 domande nella sola call di maggio).
Inoltre, partecipando a bandi competitivi, l’ateneo ha già acquisito strumentazioni mediche d’avanguardia che ha condiviso con la sanità pubblica per attività di formazione, ricerca e assistenza, come il robot chirurgico “Da Vinci” già messo a disposizione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e attualmente utilizzato per diversi interventi che risparmiano ai pazienti costose e disagevoli trasferte fuori regione.
Il Rettore Nicola Leone ha sottolineato come questi straordinari risultati siano stati raggiunti grazie alla ritrovata coesione della comunità accademica, che ha condiviso strategie e obiettivi, remando tutta nella stessa direzione. Ciò ha consentito di centrare obiettivi ambiziosi, in alcuni casi addirittura prima dei tempi prefissati, realizzando una grande crescita, nonostante il drammatico periodo di difficoltà dovuto alla pandemia che ha assorbito preziose energie e risorse.