Protesta sindaci dello Jonio: «Occhiuto farà da mediatore con il Governo Meloni» | VIDEO
Intanto, i primi cittadini continuano a presidiare la Prefettura di Cosenza. Papasso: «È l'unico modo che abbiamo per attirare l'attenzione»
Prosegue la protesta bianca dei sindaci dei sette comuni interessati dai lavori del Terzo megalotto della 106 ionica che da ieri stanno attuando un sit-in nella Prefettura di Cosenza chiedendo un incontro con la presidente del Consiglio per avere risposte in merito ai finanziamenti per le opere compensative e in merito alla mancata previsione di adeguati svincoli in alcuni territori comunali. «Proseguiamo anche oggi la nostra protesta pacifica. Andremo avanti fino a quando non avremo risposte dal Governo, chiediamo un semplice appuntamento per rappresentare il nostro disagio, le delusioni e le forti preoccupazioni delle nostre popolazioni», ha dichiarato il sindaco di Cassano Gianni Papasso, dopo aver preso atto insieme con gli altri primi cittadini dello Jonio del fatto che il presidente della Regione Roberto Occhiuto li riceverà in Cittadella Giovedì prossimo alle 15.
«La nostra protesta – ha tenuto a ribadire il primo cittadino di Cassano – non è un’occupazione della Prefettura, bensì è un semplice e pacifico sit-in per richiamare l’attenzione del Governo, a cui non attribuiamo alcuna colpa, su ben determinate questioni, rispetto alle quali, purtroppo, da anni non riceviamo risposte e rassicurazioni. Teniamo a sottolineare, ancora una volta, che non si tratta di una protesta contro la Prefettura, anche perché abbiamo profonda fiducia nei confronti del Prefetto che non ci ha fatto mai mancare il suo sostegno e la sua vicinanza, anche sulle questioni relative al macrolotto».
Una protesta sulla quale nella giornata di ieri la Prefettura di Cosenza aveva espresso il proprio disappunto: «I Sindaci di Cassano all’Ionio, Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, Villapiana, Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico, senza preavviso, hanno presidiato la sala della protezione civile della Prefettura per rivendicare opere di compensazione del Terzo Megalotto. La questione era stata sollevata dagli stessi primi cittadini in occasione della recente Cabina di Regia, in verità dedicata a valutazioni sulle condizioni di sicurezza di imprese e lavoratori dopo i noti, gravi atti intimidatori al cantiere, seguiti, in ogni caso, dalla operazione antimafia “Athena”. In ogni modo, l’intesa era che i sindaci avrebbero fatto pervenire un documento sulla questione infrastrutturale per poi interessarne il competente Dicastero. Si è deciso, invece, per un’azione clamorosa quanto inusuale, che non si ritiene conforme al consueto rispetto interistituzionale e che stride fortemente con il consueto rapporto, apertissimo, Prefettura/Comuni. Se ne prende atto. Da parte dell’Ufficio Territoriale del Governo c’è solo da ribadire la profonda soddisfazione per i successi contro il crimine organizzato che, Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Cosenza come rimarcato da Anas, contraente generale e parti sociali, preservano l’area dell’alto Jonio dall’anti-Stato, freno al progresso ed allo sviluppo. I sindaci, ricevuti dal viceprefetto vicario e dal capo di Gabinetto, hanno inteso depositare il resoconto di un proprio precedente incontro, avvenuto in data 11 luglio u. s., ed hanno chiesto udienza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai fini del superamento della fase di stallo nella realizzazione delle dette opere di compensazione».