martedì,Febbraio 11 2025

Cosenza, sulle vie dell’Autostazione. Viaggio nel quartiere multietnico della città

A due passi dal centro l'integrazione trova sbocco in un'area vasta dove henné, cibi speziati e parrucchieri made in China danno un tocco di esotico al territorio

Cosenza, sulle vie dell’Autostazione. Viaggio nel quartiere multietnico della città

Dalla vodka made in Poland alla carne kosher al riso basmati, da Corso Mazzini se si entra in una delle traverse di via 24 Maggio e si va verso l’autostazione, ci si può ritrovare a percorrere la zona, non solo meglio conosciuta purtroppo come tra le più in degrado, ma anche quella che diremmo la più “etnica” di Cosenza

Il negozio dallo shopping alternativo

Un piccolo viaggio alla scoperta di nuovi gusti e culture che inizia con lo shopping alternativo nel negozietto di via Macallé, con matrioske in vista e bicchierini da liquore variopinti e caratteristici che, non solo incuriosiscono, ma diventano anche ottime idee regalo a poco prezzo. Per gli amanti dei distillati, si può scegliere tra le bottiglie di vodka ottenuta dai cereali e dalle patate, o di saké, perché – oltre alle bevande (e ai cibi) della tradizione dell’Est asiatico – è possibile anche acquistare vermicelli di riso, salsa di soia e wasabi giapponese. E, seppur in pochi metri quadrati, il locale offre anche uno spazio dedicato alla cura del corpo, con maschere curative, olio di cocco e tinture per capelli.

Henné e carne halal nella macelleria pakistana

Sempre per restare in tema, chi ama ricorrere all’henné curativo e colorante, oltre che in erboristeria, può addirittura acquistarlo nella macelleria pakistana; sì, perché oltre al banco della carne halal c’è un piccolo reparto dedicato tanto alla gastronomia, quanto alla cura del corpo. 

Risvegli dagli odori speziati 

Man mano che ci si inoltra nella zona “dell’autostazione” (nome usato dai cosentini non solo per indicare le autolinee, ma l’intero quartiere), sempre più forti si avvertono gli odori che provengono dal locale (di fronte ai pullman fermi nelle aree di sosta) dove poter mangiare un kebab o anche qualche piatto della cucina indiana. Al posto anche di cappuccino e caffè, visto che già al mattino lì l’aria sa di speziato. 

Il supermercato multietnico al posto della Conad

Odori che riportano ad altri continenti e che si mescolano alle parole incomprensibili pronunciate dalle ragazzine dalle treccine colorate che escono dal supermercato multietnico e dal ragazzo delle rose con la busta della sua spesa; dietro di loro, una mamma di colore con bimbo in spalla e cous cous in mano. Dove un tempo c’era la Conad Margherita, ora è il supermercato multietnico con i suoi scaffali pieni di scatolame dalle etichette per cui servirebbe un traduttore a soddisfare le richieste di chi vive quel quartiere, nostalgico della terra che ha lasciato, e di chi, invece, vuole dilettarsi a preparare un piatto diverso dal solito.

Involtini e parrucchiere made in China

Per gli amanti della cucina asiatica c’è il ristorantino all’angolo di via 24 maggio; dopo un involtino primavera e un pollo alle mandorle, se c’è tempo anche per comprare qualcosa, dagli articoli per la casa, ai vestiti, agli accessori, porte aperte e orario continuato nei tanti negozi cinesi sempre lì nei dintorni. Per chi tiene, invece, al proprio look, basta entrare dal parrucchiere con listino affisso sulla porta a vetri: 15 euro taglio e piega, made in China.

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