«Città unica, ragioni del no anacronistiche. Avanti verso il referendum»
Fabrizio Falvo a nome dell'associazione "Cosenza futura" spiega perché è favorevole al progetto di fusione con Rende e Castrolibero
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Fabrizio Falvo, ex consigliere comunale e presidente dell’associazione “Cosenza futura” sul tema della città unica Cosenza-Rende-Castrolibero.
In consiglio regionale non c’erano solo Orlandino Greco ed i “principiani” di Rende, ma anche altri rappresentanti di diverse associazioni territoriali favorevoli al progetto di unificazione tra Cosenza Rende e Castrolibero. In rappresentanza della associazione “Cosenza Futura” il sottoscritto insieme al dottor Antonio Chiappetta, ha esposto e documentato le ragioni del sì.
La ragione principale è che i tre centri urbani sono già una unica realtà consolidata in cui i residenti si sentono cittadini di un unico capoluogo. Poi i tanti finanziamenti che la costituzione di una città di oltre centomila abitanti riceverebbe dallo Stato da investire sul territorio con unico sindaco e consiglio comunale rappresentano un un’argomento decisivo.
Un solo piano urbanistico, una sola gestione dei tributi, dei trasporti, delle infrastrutture, significa in termini di razionalizzazione della spesa e dell’organizzazione un’ altra freccia nell’arco della proposta di legge. Per non parlare della possibilità di assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato. Chi dice di no lo fa per tutelare rendite di posizione anacronistiche! Andiamo avanti decisi verso il referendum e vediamo se i cittadini sono favorevoli o no alla nuova grande città.