sabato,Febbraio 8 2025

Acque stagnanti e liquami in un terreno, sequestrato il depuratore di Luzzi

Parla Maximiliano Granata: «La lotta all’inquinamento si può svolgere solo se tutti insieme non ci volteremo dall’altra parte»

Acque stagnanti e liquami in un terreno, sequestrato il depuratore di Luzzi

La procura di Cosenza, con la collaborazione dei carabinieri forestale di San Pietro in Guarano, ha posto sotto sequestro il depuratore di Luzzi, a seguito della denuncia pubblica del presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata. «Avevamo verificato che lo scarico dei reflui fognari non depurati avveniva direttamente sul suolo dove si era creato un piccolo invaso formato da acque stagnanti e liquami che secondo alcuni bene informati ci riferivano che  questa situazione si stava protraendo già da alcuni mesi».

«Un plauso ai consiglieri d’opposizione del comune di Luzzi Giuseppe Giorno, Oscar Durante, Luca Gencarelli e Anna Pingitore che hanno verificato la gravità di quanto accaduto, attraverso il video pubblicato sui social e diventato virale, denunciando senza indugio il tutto alle autorità competenti a al comando dei carabinieri di San Pietro in Guarano, che sono  intervenuti tempestivamente per sequestrare  in data odierna il depuratore comunale di Luzzi e l’area adiacente» prosegue Granata.

«L’inquinamento dei fiumi e del mare va combattuto anche nei comuni limitrofi con una corretta gestione del processo depurativo e non possiamo tollerare situazioni del genere. La lotta all’inquinamento si può svolgere solo se tutti insieme non ci volteremo dall’altra parte, facendo la nostra attività con correttezza e rispetto della legalità» conclude il presidente del Consorzio Valle Crati.

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