domenica,Maggio 18 2025

Operazione “Reset”, anche Ernesto Campanile rinviato a giudizio

Udienza movimentata davanti al gup di Catanzaro. La difesa dell'imputato è intenzionata a presentare un'istanza di ricusazione in Corte d'Appello. Ecco perché

Operazione “Reset”, anche Ernesto Campanile rinviato a giudizio

La calda estate dell’operazione “Reset”. Arriva a conclusione l’udienza preliminare della maxi inchiesta della Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta cosentina, dopo l’ultimo rinvio a giudizio decretato oggi, venerdì 18 agosto 2023, dal gup di Catanzaro Fabiana Giacchetti. Parliamo della posizione di Ernesto Campanile, accusato di associazione mafiosa, per il quale c’era stato uno stralcio in quanto la Dda di Catanzaro non aveva fissato l’interrogatorio di garanzia a seguito dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Nel corso della seduta si sono costituiti parte civile il comune di Cosenza con l’avvocato Francesco Chiaia e il comune di Rende con l’avvocato Santo Spadafora, nonché la provincia di Cosenza con l’avvocato Raffaele Prisco e l’associazione antiracket “Lucio Ferrami”.

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L’avvocato Cristian Cristiano, che aveva già pronta un’istanza di ricusazione per il giudice Filippo Aragona, in quanto lo stesso aveva presieduto il collegio al Riesame di Catanzaro ed era stato indicato per presiedere l’udienza preliminare, ha fatto la stessa cosa (dopo aver ricevuto la procura speciale da parte del suo assistito) per il giudice Giacchetti, il quale aveva già deciso sul capo d’imputazione di cui al capo 1, quello riferito alla confederazione mafiosa cosentina, ritenendo che vi fosse un’incompatibilità rispetto alle nuove norme contenute nella riforma Cartabia relativamente all’udienza preliminare, dove il rinvio a giudizio si deve fondare su una ragionevole previsione di condanna.

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Sta di fatto che il gup di Catanzaro, dopo aver rigettato le questioni preliminari avanzate dalla difesa di Ernesto Campanile, a seguito della rinnovata richiesta della Dda di Catanzaro di rinviare a giudizio l’imputato, ha emesso il provvedimento favorevole alla pubblica accusa riunendo questa posizione con il resto degli imputati. Campanile dunque sarà a processo il prossimo 31 ottobre 2023 presso l’aula bunker di Lamezia Terme. La difesa tuttavia ha intenzione di presentare istanza di ricusazione in Corte d’Appello in quanto sostiene che il giudice Giacchetti si sarebbe dovuto astenere.

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