Cosenza, tre sberle all’Ascoli. Tutino, Arioli e Zilli infiammano l’estate | FOTOGALLERY
Lupi avanti su calcio di rigore dopo aver dominato, poi i bianconeri restano in 8 prima del break. Nella ripresa gol dei due baby rossoblù: è festa grande
Un esordio migliore i tifosi rossoblù non potevano chiederlo. A fine primo tempo c’era solo da capire con quante reti di scarto sarebbe finita Cosenza-Ascoli. Dopo il penalty trasformato da Tutino, infatti, gli ospiti hanno pensato bene di testare la severità del direttore di gara, rientrando negli spogliatoi senza tre elementi. Il giudizio, pertanto, può essere circoscritto ai primi 35′ con i padroni di casa che hanno surclassato gli uomini di Viali. Mai, quando ha deciso di salutare la Sila dopo l’impresa compiuta ai playout, avrebbe immaginato di pagare tale dazio nella terra che ha tanto creduto in lui.
L’approccio dei calabresi alla Serie B 2023-2024 è invece accompagnato dai fuochi d’artificio, a conferma di un cambio ritmo significativo rispetto ad un recente passato dominato ad affanni e timori. Il calciomercato, che in giornata ha regalato Viviani, porterà ancora in dote il centravanti da doppia cifra e qualche altro elemento. Insomma, si può assolutamente dire che il buongiorno stavolta si vede dal mattino.
Fiducia ai baby Arioli e Fontanarosa
Caserta non si fa problemi a regalare subito la prima sorpresa della stagione e manda in campo Alessandro Arioli (classe 2003) sulla linea dei trequartisti: dirà grazie con un super gol, quello del 2-0. Sarebbe stato l’unico cambio, dovuto alla squalifica di Voca, rispetto alla formazione che ha fatto un figurone in Coppa Italia con il Sassuolo. Invece Meroni si fa male nel riscaldamento e regala l’esordio ad un altro Alessandro, ad un altro 2003: Fontanarosa. Viali vara il 4-3-2-1 posizionando Rodriguez e Millico alle spalle del centravanti Francesco Forte.
I primi minuti sono tutti colorati di rossoblù. L’indole offensiva dei Lupi viene fuori da subito. Calò e Zuccon fanno girare il pallone, gli esterni danno profondità, i terzini si sovrappongono e Tutino dialoga bene con Mazzocchi. Al 16’ il Var aiuta Fourneau ad individuare un tocco di mano di Rodriguez laddove non si può. Come contro il Sassuolo, sotto la Curva Sud, Tutino gonfia la rete e porta in vantaggio i suoi.
Frustrazione Ascoli: resta in 8 al 45’!
Gli ospiti non orchestrano mai una controffensiva che possa definirsi tale, anzi in alcuni momenti sembrano vivere attimi di frustrazione tanta è la differenza di intensità in campo. Le seconde palle, per dirne una, le conquista tutte il Cosenza. Per l’Ascoli si fa dura perché al 36’ Falasco si fa cacciare per una doppia ammonizione. Viali risistema i suoi, ma i marchigiani non si fanno mai vedere dalle parti di Micai. Anzi chiudono la prima frazione in otto perché Buchel ferma con le cattive D’Urso lanciato a rete e Forte rifila una gomitata a Fontanarosa. È in quell’istante che cala il sipario su Viali e le sue ambizioni di farsi rimpiangere.
Tiro al bersaglio
Nel secondo tempo c’era solo da prendere in mano il pallottoliere. Arioli al 9’ capitalizza un assist di D’Urso con una splendida volée e coronando così un esordio da favola. Il suo sostituto, Massimo Zilli, al 16’ cala il tris con un tap-in. Caserta a quel punto manda in campo Marras, Crespi, Praszelik e Cimino, un 2004 sfortunato perché esce in barella dopo essere stato spinto da Quaranta sui led pubblicitari. Tutino stampa un destro sulla traversa, ma il Marulla canta e balla come se fosse sulla costa in discoteca a godersi un sabato d’estate.