Fp Cgil: «Il carcere di Cosenza è un vulcano pronto ad esplodere»
Il sindacato evidenzia: «Organico sottodimensionato, si pregiudica la sicurezza interna. Lavoratori e lavoratrici esposti a fattori di rischio»
Il segretario generale Alessandro Iuliano, la segretaria con delega Dora Perrotta e il coordinamento Polizia penitenziaria della Fp Cgil Cosenza hanno segnalato ai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e chiesto anche un incontro urgente col Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella. «Il personale della Polizia Penitenziaria di Cosenza – si legge in una nota – lavora con turni massacranti evidenziando anche difficoltà nella fruizione del periodo di ferie».
«È da tempo – continuano i sindacalisti – che la Fp Cgil di Cosenza ha portato all’attenzione la situazione del carcere cittadino, facendo presente che il mancato intervento sta pregiudicando la gestione della sicurezza interna con l’impossibilità di poter organizzare il servizio in base ai vigenti regolamenti. E’ evidente la carenza di personale. I poliziotti penitenziari continuano a lavorare con enormi sforzi quotidiani, affinché vengano garantiti i servizi istituzionali ed i diritti costituzionali, nonché le attività trattamentali».
Il sindacato snocciola uno dopo l’altro i motivi di agitazione. «L’organizzazione del lavoro e dei servizi necessitano di soluzioni tempestive. Vi è l’esposizione inevitabile di lavoratrici e lavoratori a fattori di rischio, anche in considerazione di detenuti con problematiche psichiatriche. I rappresentanti della Polizia Penitenziaria hanno denunciato una situazione di grave criticità evidenziando, da diversi interventi, le difficili condizioni lavorative, organizzative e gestionali per quanto riguarda il personale, che si ripercuotono inevitabilmente sulla gestione dei detenuti. Diverse sono le ragioni: il sovraffollamento (circa 278 detenuti sui 218 previsti), la mancanza di nuove tecnologie, il venir meno del principio normativo che prevede la conoscenza della personalità dei distretti da parte degli agenti, una mancata programmazione del servizio del personale che invece dovrebbe garantire una gestione sicura ed efficiente».
La Fp Cgil di Cosenza evidenzia poi una situazione critica «che potrebbe avere rilievo sulla salute psicofisica dei lavoratori influendo negativamente anche sulla vita privata di ognuno. Ciò dovrebbe indurre ad individuare soluzioni da parte di chi è responsabile dell’organizzazione e della gestione del personale. Chi subisce tale disorganizzazione sono i lavoratori che ogni giorno prestano la propria attività. Personale che nonostante le numerose difficoltà continua a garantire il funzionamento della struttura, ricoprendo più posti di servizio, con servizi di piantonamento espletati anche con una sola unità che sfiorano le 12 ore e con turni programmati ben oltre l’orario previsto dal Ccnl».
La FP Cgil Cosenza chiede quindi un intervento tempestivo e risolutivo con assunzioni di personale in rispetto dell’accordo quadro nazionale e che venga considerato la contestuale conciliazione vita-lavoro di ogni dipendente. «Il lavoro svolto dal personale con dedizione e professionalità – chiudono Sposato e Perrotta – evidenzia il sacrificio quotidiano e non possono più attendere, è necessario nell’immediato individuare soluzioni per risolvere le problematiche da noi segnalate da tempo».