Centimetri, esperienza e gol: serve questo all’attacco del Cosenza
Con l'arrivo di un attaccante con queste caratteristiche, il Cosenza completerebbe l'attacco e mister Caserta avrebbe tante soluzioni in prima linea.
Con l’arrivo di una prima punta di peso, come vi abbiamo raccontato sembra vicino Nestorovski (e se non sarà lui, comunque qualcuno arriverà), la prima linea del Cosenza avrebbe tante diverse soluzioni sulle quali mister Caserta potrebbe ragionare.
Tecnica, fantasia e dribbling
In rosa, ad oggi, il Cosenza ha tanti attaccanti che hanno caratteristiche simili: strabordanti di tecnica, velocità, dribbling, fantasia. Tutino non è una vera e propria prima punta ma può farla, stesso discorso per Mazzocchi, che tatticamente diventa importantissimo per spirito di sacrificio ed adattamento: un po’ il Mandzukic del Cosenza. Di contro ci sono anche calciatori capaci di saltare l’uomo e creare superiorità numerica, come Marras e D’Urso, o attaccanti di gamba come ha dimostrato di essere Arioli. Al di là dello schema, tutti loro sono abbastanza interscambiabili. Ad esempio in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3 Tutino e Mazzocchi possono ricoprire tutti i ruoli offensivi. Marras e D’Urso forse sarebbero inadatti solo al ruolo di prima punta, mentre Arioli sarebbe forse in difficoltà schierato da trequartista.
Servono centimetri ed esperienza
Per ora i centimetri ed i muscoli sono garantiti dalla presenza in rosa di Massimo Zilli e Valerio Crespi. Si tratta però di due ragazzi: un classe 2002 ed un classe 2004, il secondo alla sua primissima esperienza in una prima squadra. Per essere competitivi come si vorrebbe, in un campionato difficile come quello di Serie B, serve anche la giusta esperienza. Quella che dovrebbe portare chi arriverà a completare il reparto. I profili ricercati, escluso Borrelli del Frosinone per il quale si è fatto un sondaggio, sono più o meno simili. Nestorovski è del 1990, Di Carmine, finito al Catania, è un classe 1988, La Mantia, andato alla Feralpi Salò, un classe 1992. Chi arriverà dovrà garantire al Cosenza, oltre ai gol, anche quel pizzico di malizia che potrebbe essere decisivo.