Cosenza, mancano aule allo Scorza. Il preside: «Smantellata la biblioteca, ospitati dal Pezzullo» | VIDEO
Non c'è spazio per sei classi, tre vengono ospitate alla Ragioneria e altre sono state ricavate internamente azzerando gli spazi di aggregazione. Trecroci, sostenuto dagli studenti: «La Provincia rediga il piano di utilizzo delle strutture scolastiche e termini i lavori in essere»
Si è levato forte il grido di protesta del Liceo Scientifico Scorza di Cosenza, con una conferenza stampa indetta dal dirigente scolastico Aldo Trecroci alla presenza di Domenico Franciosi, rappresentante dei genitori del Consiglio d’Istituto, della professoressa Rossella Costabile, coordinatrice dell’ufficio stampa e degli studenti eletti nel Consiglio d’Istituto.
Tra i più frequentati dell’intera provincia, lo Scorza rischia di non poter offrire ai propri studenti la stessa offerta formativa degli anni precedenti. Non solo, perché anche gli spazi di aggregazione potrebbero ridursi. Ad esempio non esiste più neppure l’aula docenti. Sono le cause di un disagio che lo Scorza vive da almeno quattro anni e di cui chiede conto alla presidente dell’Ente Provincia Rosaria Succurro.
Ospitalità momentanea data dalla Ragioneria Pezzullo
Tre aule oggi sono alloggiate presso la vicina Ragioneria, altre tre sono state ricavate dalla Biblioteca “Roberto Lanzino” che è stata smantellata: in totale circa 125 liceali. 22mila volumi che trovavano ricovero tra quegli scaffali, ora saranno sistemati altrove, presumibilmente nell’atrio. L’attuale situazione è aggravata dal fatto che il Liceo Scorza di Cosenza è menomato da ben otto anni dalla persistenza di un cantiere di ristrutturazione dell’Auditorium, storica Aula Magna, luogo fondamentale di riferimento del dibattito culturale cittadino.
Trecroci: «Venga redatto il piano di utilizzo delle strutture scolastiche»
«Questa sorpresa si è palesata a pochi giorni dalla prima campanella, quando il Pezzullo, per problemi suoi, non era in grado di concederci delle aule – spiega Aldo Trecroci -. Negli altri anni erano sei, ora si sono ridotte per qualche mese a tre».
Il dirigente scolastico poi va dritto al punto: «Chiediamo alla Provincia che venga redatto un piano di utilizzo delle strutture scolastiche, perché altrimenti sarebbe come se il Provveditorato continuasse ad assegnare lo stesso numero di docenti agli istituti senza tenere conto dei cambiamenti di numeri – spiega -. Nel breve termine, invece, chiediamo di ultimare dei lavori presso un’ala del Pezzullo che risolverebbe dei problemi a tutti in quanto si libererebbero 10 aule. Oggi i ragazzi occupano le classi in funzione della dimensione delle stesse».
Sinergia tra studenti e preside
Gli studenti hanno sì iniziato l’anno scolastico regolarmente, ma alcune classi e sezioni vivono sulla propria pelle le inaspettate limitazioni. Tra qualche settimana potrebbero palesarsi ancora in modo più evidente. Ad ogni modo, stanno conducendo questa battaglia al fianco del dirigente scolastico Trecroci. «Lavoriamo insieme e c’è bisogno di collaborare, come si spera collabori chi ha il dovere di risolvere questa situazione» spiega Luigi Jago Passaelli, uno dei rappresentanti.