Caso Funaro, Locanto: «Questa vicenda è dissonante rispetto agli sforzi di Schelin»
La presidente della federazione provinciale di Cosenza del Pd prende posizione: «La sfida da vincere è trasmettere discontinuità rispetto ad obsolete e antiquate dinamiche»
«È un “passaggio” sicuramente difficile e complesso quello che si è consumato con la revoca della vicesindaca Maria Pia Funaro e che necessita di un doveroso ed obbligato approfondimento nella sede politica appropriata. Comprendo anche il sovraccarico umano delle parole che Maria Pia ha pronunciato con un’amarezza che è propria di questi momenti». Lo dichiara la presidente della federazione provinciale del Partito Democratico Maria Locanto.
La conferenza stampa di ieri pomeriggio si è trasformata in un’assemblea cittadina dove le bordate verso il partito e l’amministrazione comunale non sono mancate. La partecipazione popolare, ad ogni modo, è stata evidente. «Mi discosto dal giudizio generalizzato sul Partito che è una comunità politica ampia e con sensibilità ed articolazioni diverse che ci sono e che vanno sempre considerate – dice Maria Locanto -. Questo anche per il riflesso sulle responsabilità, dirette ed indirette, su quello che accade dentro il Partito e nelle Istituzioni».
«La vicenda di questi giorni – dice la presidente del Pd di Cosenza – è sintomatica di una condizione che si trascina da molto, troppo tempo e che ci trasmette una “cristallizzazione” che considero negativa e dissonante rispetto agli sforzi che, a partite dalla Segretaria Nazionale, vengono compiuti per “risintonizzare” il Partito con i problemi reali rispetto alle ormai obsolete, arretrate e dannose dinamiche interne figlie di modalità arcaiche e da superare in fretta».
«La sfida è proprio “dentro” questa contraddizione che occorre superare con grande generosità collettiva e con chiare assunzioni di responsabilità che siano in grado di “trasmettere” quella necessaria “discontinuità”, anche ma non solo, di metodo, che gli elettori ci hanno indicato alle Primarie e che ha trovato conferma nelle migliaia di iscritti che, senza riserva, sono entrati nel Partito e che oggi ci consentono di affrontare, in queste ore ed in questi giorni, battaglie decisive per il futuro del Paese».
