Giacomo Mancini: «Cosenza candidata a Capitale della Cultura? Spero non sia una boutade» | VIDEO
La Fondazione intitolata all'ex Ministro e segretario del Psi non coinvolta nella stesura del dossier. Svelata l'installazione artistica che doveva essere collocata in Largo Vergini
Dai Sogni ai Segni, il dossier redatto dall’amministrazione di Palazzo dei Bruzi per candidare Cosenza a città Capitale della Cultura 2026, è incentrato sullo sviluppo del centro storico come fondamentale propulsore delle iniziative da espandere nel capoluogo, nelle aree periferiche, nelle frazioni. Numerose le associazioni coinvolte. Non la Fondazione Giacomo Mancini che pure dalla sua istituzione nel 2004, proprio nella città vecchia ha posto il proprio presidio dove custodisce l’enorme mole di documenti e carteggi che hanno accompagnato l’impegno politico del leader socialista, deputato per dieci legislature consecutive, più volte Ministro e sindaco di Cosenza tra il 1993 ed il 2002.
«Non siamo stati né coinvolti, né ascoltati, né considerati. Per cui non conosciamo i contenuti del dossier – dice Giacomo Mancini jr, nipote dell’ex segretario Psi e vicepresidente della Fondazione – Ovviamente, ogni iniziativa che possa avere benefici per i cosentini, non può che trovare il nostro favore. E però, rappresentando un pensiero serio, concreto, fattivo, bisognerebbe avere l’accortezza di capire se questa candidatura sia una boutade impiegata per occupare per qualche tempo il dibattito politico oppure se si tratti di una cosa seria. Ci auguriamo si tratti di una cosa seria».
Nei giorni scorsi, nella sede della Fondazione è stata inaugurata una incisione artistica in acciaio corten, realizzata dai maestri artigiani Emilio e Gianni Zicarelli, raffigurante una espressione iconica di Giacomo Mancini. La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere il 21 aprile scorso nell’anniversario della nascita dell’ex ministro e sindaco di Cosenza, con la collocazione dell’opera in centro storico, nel quartiere in cui il Leone Socialista nacque nel 1916.
Non meglio precisate ragioni logistiche e burocratiche causarono però un rinvio a data da destinarsi di quell’appuntamento: «Comportamenti che non voglio nemmeno qualificare perché provengono da elementi istituzionali, ci hanno impedito di svelarla in quella data e consegnarla alla città – ha detto ancora il vicepresidente della Fondazione – Doveva essere installata a Largo Vergini. Adesso abbiamo deciso di renderla itinerante: saremo felici di farla utilizzare a chi dovesse richiederla».
Contestualmente alla inaugurazione dell’opera si è svolta una iniziativa con il coinvolgimento di alcuni sindaci dell’area urbana e che rappresenta una tappa di avvicinamento alla celebrazione del trentennale dall’elezione di Giacomo Mancini a primo cittadino del capoluogo bruzio. Sono in particolare intervenuti la sindaca di San Fili Linda Cribari, quella di Casali del Manco, Francesca Pisani, e i sindaci di Castrolibero e Castiglione Cosentino Orlandino Greco e Salvatore Magarò.
«Ognuno di loro ha una sua storia e un proprio percorso politico e partitico – ha sottolineato Giacomo Mancini jr -Abbiamo dialogato insieme nella convinzione che quella stagione di governo inaugurata da mio nonno dopo il voto del 5 dicembre 1993, possa ancora oggi essere analizzata ed attualizzata e possa essere inoltre da stimolo per le sfide che gli amministratori si trovano ad affrontare». Nel video allegato in apertura di articolo l’intervista rilasciata da Giacomo Mancini al nostro network.