Calabria, il lavoro che non c’è. E chi ha un dottorato finisce perfino nei call center
Secondo le stime sono mezzo milione le persone senza lavoro nella nostra regione. Gli enti di formazione incapaci di ricollocare sul mercato i profili maggiormente richiesti
Non c’è luce in fondo al tunnel dell’occupazione in Calabria. Le stime sono chiare: 500mila circa i disoccupati nella nostra regione e una prospettiva quasi inesistente. Ad oggi con tirocini di inclusione sociale o contratti precari con la pubblica amministrazione si è sortito un unico effetto: si sono ingigantite le sacche di precariato.
L’utenza non è indirizzata ed è difficile da indirizzare verso qualifiche carenti nel mercato del lavoro» ha di recente spiegato al nostro network il titolare di un ente di formazione coinvolto nel progetto Gol. «Si richiedono meccanici, saldatori però in moltissimi casi i nostri ragazzi non hanno intenzione di frequentare questo genere di corsi».