mercoledì,Maggio 14 2025

Luberto: «La Regione ha erogato i fondi per il diritto allo studio. Cosenza quando li utilizzerà?»

Il consigliere comunale presenta insieme a Bianca Rende un'interrogazione al sindaco «anche alla luce delle proteste di molte famiglie anche a mezzo stampa»

Luberto: «La Regione ha erogato i fondi per il diritto allo studio. Cosenza quando li utilizzerà?»

Il consigliere comunale di Cosenza Francesco Luberto ha presentato insieme a Bianca Rende un’interrogazione sui fondi relativi al diritto allo studio. L’ha indirizzata alla sindaco Franz Caruso, al presidente del consiglio Giuseppe Mazzuca e alla segretaria generale Virginia Milano.

«La Regione Calabria – scrive nel documento – il 31 agosto ha approvato il Piano regionale sul diritto allo studio per l’anno scolastico 2023/2024, prevedendo un impiego di risorse pari 4.500.000 euro; che tali fondi sono destinati annualmente ai comuni al fine di supportare gli stessi onde garantire il diritto allo studio. Tra le voci di spesa riferita ai servizi essenziali rientrano i contributi per l’assistenza specialistica, gli ausili didattici e le attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, i contributi sui buoni pasto, quelli per i servizi residenziali (convitti e semiconvitti) e i contributi per sostenere le spese di trasporto, per la scuola in ospedale e per l’istruzione a domicilio».

«La somma complessiva ut supra è stata ripartita in 3.080.514,74 euro direttamente assegnata ai comuni di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo, mentre in 1.419.485,26 euro per città metropolitana di Reggio Calabria. La Regione – spiega Luberto – ha previsto il trasferimento della complessiva somma di cui al fondo già nella prima decade di settembre».

La legge in vigore prevede che ogni anno la Cittadella debba erogare ai comuni fondi utili a predisporre, tra le altre cose, all’interno degli istituti scolastici il servizio di Assistenza Specialistica riservato a bambini e ragazzi con disabilità svolto da personale debitamente formato.

Luberto prosegue nell’evidenziare «che per l’anno scolastico 2023/2024, come per l’anno 2022/2023, la Regione ha previsto la capienza del fondo dal mese di luglio con erogazione disponibile già dai primi giorni di settembre, ma oggi il servizio non risulta integralmente attivato malgrado le proteste di molte famiglie, anche a mezzo stampa, per la mancanza di un adeguato numero di assistenti alla comunicazione». Da qui l’interrogazione avanzata a Franz Caruso «per comprendere se ed in quali modalità è stato garantito l’utilizzo dei fondi relativamente alle annualità scolastiche 2022/2023 e 2023/2024 e nello specifico

  • se codesto ente ha predisposto la prodromica programmazione con scadenza al 31.10.2022, ed eventualmente con quali atti, al fine di ottenere l’erogazione da parte della Regione Calabria delle somme relative all’anno scolastico 2022/2023;
  • se vi sono atti contenenti la rendicontazione fornita dagli istituti scolastici in merito alle spese utilizzate per garantire il servizio, al fine di verificare le risorse adoperate;
  • se le somme relative all’anno scolastico 2022/2023 sono state interamente spese;
  • se vi sono dei residui e come eventualmente è stata prevista la loro utilizzazione;
  • se codesto ente, con quali atti ha predisposto e trasmesso alla Regione Calabria la prodromica programmazione con scadenza al 31.10.2023 per l’anno scolastico 2023/2024, già iniziato il giorno 14.09.2023».

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