Casa delle Culture e cinema Italia verso la riapertura. «Così archiviamo la città dell’effimero»
A Cosenza dopo molti anni si riaccenderanno le luci su due strutture da tempo in disuso. E il "Tieri" avrà anche il suo auditorium all'aperto per l'estate
Dopo una lunga attesa si riaccendono le luci su due luoghi cosentini da troppo tempo inghiottiti dal buio. La lunga notte della Casa delle Culture e del cinema teatro Italia “Tieri” finirà all’alba del nuovo anno, quando i cantieri verranno dismessi e tutto sarà pronto per il taglio dei nastri.
I due siti escono, così, dall’alveo di una gestione comunale ed entrano in quella dei privati vincitori del bando di Agenda urbana. La Cooperativa Teatro in Note prenderà posto nella Casa delle Culture, mentre CGC Sale Cinematografiche srl di Giuseppe Citrigno nel Cinema Italia.
A dicembre finiranno i lavori e a gennaio si riapriranno le porte delle location con decisive novità rispetto al passato. Non essendo più il Comune a tenere le briglie della gestione, non ci saranno più i vincoli pubblici per quanto riguarda orari o giorni di apertura al pubblico, che saranno a discrezione dei gestori.
Il Centro Rat trova casa
Nella Casa delle culture sarà possibile affittare spazi per imprese culturali e creative e chiedere l’utilizzo delle sale comuni e di co-working. Per quanto riguarda il Cinema Italia, oltre alle attività consuete sarà fruibile anche lo spazio dell’auditorium esterno, il che garantirà alla struttura una vita invernale al chiuso e una estiva all’aperto. All’interno del Cinema Italia troverà casa, dopo lungo peregrinare, anche il centro Rat, che ha vinto un aiuto di Agenda urbana. Inoltre le collezioni d’arte di Bilotti e Telesio verranno spostate l’una a Palazzo Spadafora, l’altra al teatro Rendano. «Stiamo lavorando anche per garantire la presenza lì di due storiche associazioni: l’Arcigay e la “Tommaso Campanella” di William Gatto» spiega Francesco Alimena, consigliere comunale con delega al centro storico che ribadisce con forza come la nave di Agenda urbana sia riuscita a mettersi in rotta nonostante le difficoltà legate a Covid e conflitti bellici che hanno portato i prezzi dei materiali alle stelle.
Il nuovo posto dell’estate cosentina
Sulla novità che riguarda la parte esterna del Cinema Italia, Alimena scommette molto. «Quella zona è stata interessata da lavori di riqualificazione importanti che toccano piazza Amendola, le scuole Lucrezia della Valle e quella di via Milelli. Già la vedo tornare a nuova vita e diventare un punto di riferimento per l’estate dei cosentini, un’estate diversa». Sembra quasi la risposta della nuova amministrazione al Lungofiume Boulevard di memoria occhiutana. «Vogliamo far dimenticare quella città dell’effimero – dice Alimena – e sostituirla con quella della cultura e credo ci riusciremo».
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